Parma Juventus, Buffon: “Con partite convincenti diventeremo la Juve di Pirlo”

PARMA JUVENTUS – Altra prova convincente della Juventus di Pirlo. Dopo il 3-0 al Barcellona, arriva una prestazione pesante anche in campionato. Parma Juventus finisce 0-4. Partita dominata per lunghissimi tratti, se non forse per tutti i 90 minuti.

Ronaldo diventa super e continua a segnare, Kulusevski ritrova il gol che può dargli fiducia e Morata si conferma bomber andando in doppia cifra. Ma su tutti c’è anche lo zampino di Buffon. Il portiere italiano a fine gara ha parlato ai microfoni di DAZN. Ecco le sue parole.

Parma Juventus, le parole di Buffon

PARMA – “Era una partita che dovevamo fare nostra in ogni modo, in ogni maniera, perché adesso abbiamo un calendario che ci permette di affrontare una squadra in difficoltà prima di Natale. Dobbiamo fare nostra anche quella gara. Poi cominceranno gli scontri diretti, per cercare di evitare rimpianti è meglio arrivare appaiati, se no diventato gare giù decisive a fine andata”.

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CONTRO LE BIG – “Fatica contro le big? No, assolutamente, a parte la partita contro l’Atalanta le altre le abbiamo giocate in trasferta. Una l’abbiamo recuperata con cuore in 10, l’altra che l’hanno recuperata al 95’ dopo una gara dominata. Il risultato non ha rispecchiato la nostra prestazione, per esempio contro la Lazio”.

JUVE DI PIRLO?  “Una partita non fa testo, quando incominci ad inanellare 5, 6, 7 prestazioni, 8 su 10 dove sei convincente e vinci con facilità, allora possiamo dire di essere diventati la squadra di Andrea Pirlo. Adesso abbiamo ancora qualche alto e basso, ma quando abbiamo l’alto siamo bravi e belli da vedere”. 

DNA JUVE – “L’attitudine? Cerco di trasmettere qualcosa agli altri se ci riesco ancora. È il modo migliore per non fare brutte figure per giocare a calcio”

MAGLIA DI SUPERMAN – “La teniamo per il gran finale (ride, ndr)”

IL TARDINI “Devo dire che quando vengo a Parma non c’è niente da fare, go sempre dentro un sentimento di nostalgia e di ricordi, ho passato 10 anni indimenticabili. Il Parma e la sua gente è sempre nel mio cuore. Quest’anno ho perso il mio vecchio allenatore e il mio prof di italiano, che mi hanno insegnato veramente tanto. Ho perso due persone importanti che mi hanno dato tanto”.

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