JUVENTUS – L’uomo del momento. Arrivato, anzi tornato, a Torino con la nomina di “punta di ripiego” dopo i mancati arrivi di Dzeko e Suarez, Alvaro Morata ha sorpreso tutti. Gol, lavoro sporco, giocate e tanta sostanza.
La seconda vita di Morata alla Juventus è iniziata alla grande, facendo ricredere chiunque non lo considerasse un top player. L’ex Atletico Madrid ha parlato a El Partidazo de COPE, tra mercato, gol, Juve e Atletico.
Juventus, le parole di Alvaro Morata
JUVE – “Ognuno ha le proprie opzioni e in quel momento la cosa migliore era andare alla Juventus. Era da tanto tempo che non giocavo più di settanta minuti per sei partite di fila. Sono maturato tardi e si impara da ogni tappa”.
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SPAGNA – “È sempre l’obiettivo di ogni giocatore tornare in Nazionale. Si lavora per cose come questa e fa male guardare le partite in TV. Una delle poche cose che mi mancano è vincere con la Spagna. Sarebbe stato difficile non tornare più, specialmente nell’anno dell’Europeo”.
ATLETICO – “Mi addolora leggere alcuni titoli che mi prendono in giro per essere grato ai club in cui sono stato. Si ha sempre un squadra da quando si è piccoli, io sono e sarò dell’Atletico. Voglio che sia molto chiaro che sono grato all’Atletico. Non ho mai detto che stavo male. Mia moglie non ne poteva più di vedere così tante partite dell’Atletico e festeggiare i loro goal”.
GOL ANNULLATI – “Ce ne sono stati tanti in poco tempo. Contro il Barcellona ho fatto una grande partita e la gente è rimasta ai fuorigioco. Anche nel terzo goal Busquets mi ha detto che pensava non fosse offside”.
SIMEONE E LIGA – “Il rapporto con Simeone è ottimo, gli auguro il meglio. Non si sa mai se ci rincontreremo e se indosserò di nuovo la maglia dell’Atletico Madrid. Adesso sto molto bene e sono sereno, ma non si sa mai. Speriamo vadano bene e vincano il campionato, li vedo anche meglio di Real e Barcellona”.
REAL MADRID – “Non ho spine con il Real, perché se non avessi giocato lì non sarei stato alla Juve o all’Atlético”.
RONALDO – “Ho sempre avuto un ottimo rapporto con lui”.
GETAFE – “Vorrei ritirarmi con la maglia del Getafe. Sono molto amico del presidente, loro mi hanno accolto da ragazzo, dopo l’Atletico, e mi hanno aiutato a diventare il calciatore che sono oggi, mi piacerebbe finire lì”.
FINALE – “Speriamo in una finale di Champions contro l’Atlético, anche se meglio contro un’altra squadra perché sarebbe molto difficile segnarci contro“.