Juventus, Pirlo: “Guardiola un modello. Voglio attaccare sempre”

JUVENTUS – Esordio assoluto da allenatore in Champions League, domani la Juventus di Andrea Pirlo sfiderà la Dinamo Kiev di Lucescu, ex tecnico di Pirlo ai tempi di Brescia. Dopo le 4 partite di Serie A, torna l’Europa che conta, e la Juventus non può sbagliare.

Andrea Pirlo, scelto da Agnelli per ripartire da zero dopo l’anno di Sarri, è stato intervistato dal sito ufficiale della UEFA. Di seguito l’intervista.

Juventus, ecco le parole di Pirlo

Ecco le parole di Pirlo al sito ufficiale della UEFA.

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ALLENARE EX COMPAGNI – È bello, aiutano molto. Forse all’inizio non è stato facile per loro, ma in poche ore hanno capito che il mio ruolo era diverso da prima. Il loro atteggiamento è cambiato velocemente e facilmente. Mi hanno chiamato subito “mister”, prima con un sorriso, ma poi si sono abituati. Possono essere di grande aiuto perché sanno cosa significa giocare nella Juve e vincere. Sanno come lavorare con me perché lo hanno visto in tutti questi anni passati insieme. Sanno anche quale spirito voglio dare alla squadra, quindi saranno molto utili in questa stagione”.

GUARDIOLA – “Guardiola è un esempio per tutti noi, è uno dei migliori. Ha dato una strada da seguire ai giovani allenatori che volevano promuovere un certo tipo di calcio offensivo. Ognuno di noi ha le sue idee e vuole portarle avanti, ma lui è sicuramente un modello per tutto il movimento calcistico. Mi piace il suo stile di gioco: attaccare sempre e influenzare il gioco per poter gestire sempre le situazioni. Questo deve essere il nostro obiettivo per il futuro”.   

ALLENATORI – Ho avuto la fortuna di lavorare con grandi allenatori. Da Lucescu, che è stato uno dei primi, a Brescia – un autentico maestro – fino a [Marcello] Lippi, [Carlo] Ancelotti, [Antonio] Conte e [Massimiliano] Allegri. Ho avuto la fortuna di lavorare con alcuni dei migliori tecnici al mondo e sono felice di aver avuto questa opportunità. Proverò a prendere qualcosa da ognuno di loro”. 

RONALDO – No, non lo avrei mai immaginato, ma sono contento di avere a disposizione un grande del calcio e di vederlo allenarsi e giocare. Per me e per tutta la squadra è un grande piacere. A 35 anni lavora come un ragazzo, con la stessa passione e la voglia di impegnarsi ogni giorno. È un esempio per tutti”.

CHAMPIONS – “La Champions League è molto difficile e dipende da piccoli momenti e dettagli. Il periodo più difficile è intorno a marzo, quando alcune squadre devono ancora riprendersi [dalla sosta invernale] mentre altre sono già in forma. A volte ci vuole un po’ di fortuna, magari un sorteggio favorevole”.