Una serata da dimenticare il prima possibile con Szczesny e Gatti che hanno l’obbligo di ripartire nel migliore dei modi
Difficile da commentare la partita tra Sassuolo e Juventus; i bianconeri, dopo la buona prestazione fornita contro la Lazio, si aspettavano una partita completamente diversa e la voglia era quella di conquistare i tre punti per dare continuità di risultati e la voglia di restare il più vicino possibile al primo posto. Il piano di Allegri e dei suoi ragazzi si è sgretolato in novanta minuti dove non ha funzionato nulla e in cui il solo Chiesa ci ha provato fino alla fine.
Troppo poco per una squadra che, senza la presenza della coppa e con una partita a settimana, sono chiamati ad evitare questi blackout; il quattro a due con il Sassuolo deve essere da lezione per il proseguo della stagione e la sensazione è che non si tratti di eccessivo entusiasmo ma di aver sbagliato, in tutto e per tutto, l’approccio. A questo bisogna aggiungere anche un livello di concentrazione decisamente troppo basso da parte di chi dovrebbe guidare questa squadra.
La difesa, in casa del Sassuolo, è stata insufficiente; Danilo e Bremer hanno faticato ad imporre la loro leadership come sono soliti fare; è chiaro che gli errori peggiori sono stati commessi da Szczesny e Gatti. L’estremo difensore è stato sì protagonista di due buonissimi interventi (devia sulla traversa la palla calciata da Defrel) ma è anche responsabile in due dei quattro gol del club neroverde.
Sulla prima rete dei padroni di casa, Szczesny valuta non benissimo la conclusione di Laurienté facendo terminare la sfera alle sue spalle; responsabilità anche sul tre a due firmato Pinamonti dove l’estremo difensore bianconero non riesce a respingere nel migliore dei modi la conclusione del numero quarantacinque del Sassuolo. Una serata, dunque, negativa da parte di un portiere affidabile e tra i migliori del massimo campionato italiano; peggio di lui, molto probabilmente, la prestazione di Gatti.
Gatti, una partita da dimenticare: è mancata lucidità
Il centrale azzurro ha vissuto una partita che deve essere cancellata il prima possibile; chiamato a sostituire Alex Sandro, il classe 1998 si è reso protagonista di novanta minuti da incubo. Il primo errore è arrivato in occasione del momentaneo due a uno firmato Berardi quando, in fase di impostazione, sbaglia l’appoggio concedendo la ripartenza del Sassuolo. Errore sì grave ma non paragonabile a quanto successo nei minuti di recupero.
Con la Juventus alla disperata ricerca del pareggio, Szczesny serve Gatti che restituisce palla al suo portiere; il problema è che l’estremo difensore non era ancora rientrato tra i pali con il centrale autore di un clamoroso autogol. Situazione non semplice da commentare per un giocatore dalle qualità importanti e che, fino alla gara con il Sassuolo, si era disimpegnato sempre in maniera positiva.
Ora, sia per Gatti che per Szczesny l’obbligo è quello di ripartire e farlo nel migliore dei modi; il turno infrasettimanale, da questo punto di vista, può aiutare. Tornare subito in campo, in questi casi, è la miglior medicina possibile.