La stagione della Juventus è stata ricca di problemi; tra questi sembra esserci anche l’acquisto di Di Maria. Cerchiamo di capire meglio.
Una stagione da dimenticare il prima possibile per quanto successo in campo e anche a livello extra calcistico; questo l’obiettivo della Juventus che, per il secondo anno consecutivo, chiude senza vincere un trofeo.
Situazione decisamente nuova per un club, come quello bianconero, abituato a vincere sempre; quest’anno i problemi sono stati tanti e anche gli errori commessi dal club non sono mancati.
Tra questi non possiamo non citare lo scorso mercato estivo che non ha portato quel valore aggiunto sperato; Pogba ha giocato pochissimo e ora la speranza è quella di vederlo, al meglio della condizione, nella prossima stagione.
Paredes è stata, senza ombra di dubbio, una scelta sbagliata; il centrocampista doveva essere l’uomo in più del centrocampo bianconero ma non è mai riuscito ad imporre il suo gioco.
A questi bisogna aggiungere, purtroppo, Di Maria; l’argentino è stato uno dei colpi più importanti della scorsa campagna estiva e venne accolto con grande entusiasmo dal popolo bianconero.
Le cose, purtroppo, non sono andate come tutti speravano; nella prima parte di stagione, complice anche un mondiale che il giocatore non voleva assolutamente perdersi, Di Maria ha dovuto fare i conti con tre problemi fisici che lo hanno limitato impendendogli di avere la giusta continuità a livello di rendimento.
Una volta finito il mondiale, con la vittoria dell’Argentina (battuta la Francia ai rigori), il giocatore aveva iniziato ad inanellare una serie di prestazioni di assoluto valore trascinando la Juve soprattutto in Europa.
Con il tempo e complice tutti i problemi che si sono abbattuti sul mondo bianconero, Di Maria ha faticato a tenere la giusta continuità di rendimento e di prestazione non riuscendo più ad essere decisivo come un giocatore del suo talento potrebbe.
Di Maria e il modulo: altro problema
Non possiamo poi non parlare del modulo; l’argentino è stato utilizzato come trequartista alle spalle della prima punta. Un ruolo che può interpretare ma dove è meno decisivo rispetto a quello di esterno offensivo.
La testimonianza è arrivata nel secondo tempo contro la Lazio quando la Juve, a causa del risultato, passò al 4-3-3 e Di Maria fu uno dei più pericolosi per la difesa biancoceleste.
Più che di acquisto sbagliato, dunque, si può parlare di una serie di fattori che hanno portato l’argentino ad essere meno incisivo di quanto si pensava al momento del suo arrivo a Torino.