La prestazione di Kean è stata, probabilmente, una delle poche note positive della Juventus nella semifinale contro il Siviglia.
Quando sono uscite le formazioni ufficiali sono rimasti tutti sopresi per la scelta di Allegri a livello offensivo; il tecnico bianconero, infatti, aveva lasciato fuori sia Milik sia Vlahovic per lanciare dal primo minuto Kean.
Una scelta, in un certo senso, coraggiosa considerando il momento di Vlahovic (reduce da buone prestazioni) e un Milik che in queste serate può fare la differenza.
Alla fine ha avuto ragione Allegri; la Juventus ha perso ed è uscita dall’Europa League ma la prestazione fornita da Kean è stata una delle poche note positive della serata.
L’attaccante, rimasto in campo per sessantaquattro minuti, si è mosso bene riuscendo a mettere in costante apprensione la difesa avversaria.
A livello realizzativo non è riuscito ad incidere sia per l’egoismo dei compagni (Di Maria non lo serve sprecando una grandissima occasione) sia per una buona dose di sfortuna quando vede il suo tiro stamparsi sul palo.
I segnali dati, però, sono positivi; Kean è stato, come detto, uno dei migliori in campo dimostrando tutte le sue qualità. Giocatore forte fisicamente, abile dal punto di vista tecnico e con la possibilità di svariare su tutto il fronte offensivo.
Il centravanti, in ottica futura, può rappresentare il titolare di questa squadra a patto che riesca a trovare la continuità per giocare sempre come visto nei sessantaquattro minuti di Siviglia.
La Juventus è fuori dall’Europa League e non si giocherà la finale; Allegri può “consolarsi” con Kean anche se avrebbe preferito essere in finale.
Dal punto di vista offensivo, la Juventus ha avuto più di qualche problema in questa stagione tra i problemi fisici di Vlahovic e la discontinuità di Kean.
A questo bisogna aggiungere la situazione legata a Milik; il centravanti, dopo l’infortunio, non sembra ancora aver ritrovato il cento per cento della forma fisica.
Un problema non da poco sia per questo rush finale di stagione sia per il prossimo anno. Milik è in prestito e il riscatto sembrava una semplice formalità. Ora le cose potrebbero cambiare con la Juventus obbligata a fare dei ragionamenti.
Le ultime partite rischiano di essere fondamentali per capire il futuro di Milik; l’attaccante, dopo l’ottimo inizio, sta vivendo un momento complicato ma vuole tornare ad essere il centravanti visto nei primi mesi.
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