La Juventus sta trovando difficoltà offensive inaspettate e il motivo non può essere solamente il rendimento negativo di Vlahovic.
Una stagione nella quale la Juventus ha trovato più difficoltà del previsto; la prima parte è stata caratterizzata da risultati deludenti come l’uscita dalla Champions e uno scudetto che si è, piano piano, allontanato.
A questo bisogna aggiungere la penalizzazione di quindici punti; una sentenza che, inevitabilmente, ha complicato i piani dei bianconeri. I ragazzi di Allegri si sono trovati a cambiare obiettivi e a dover vivere una stagione decisamente diversa dalle aspettative.
Tra le difficoltà riscontrare dalla Juventus non possiamo non menzionare quella relativa al reparto offensivo; gli attaccanti di Allegri, fino a questo momento, hanno segnato meno del previsto e questo è stato sicuramente un problema non da poco.
E’ chiaro che una delle figure principali dell’attacco bianconero sia quella di Vlahovic; il centravanti serbo sta vivendo una stagione più complicata del previsto anche a causa di un problema fisico che lo ha costretto a saltare diverse partite.
In campionato i gol realizzati sono otto, meno rispetto al valore di uno degli attaccanti più forti della Serie A. Non solo l’infortunio; il rendimento di Vlahovic può essere collegato anche ad un tipo di gioco che non favorisce completamente il reparto offensivo.
L’ex Fiorentina viene servito con poca frequenza e, forse, il 3-5-2 non è il modulo ideale per le caratteristiche del centravanti. I problemi offensivi della Juventus, però, non possono essere riconducibili solamente a Vlahovic.
Gli altri due centravanti dell’attacco della Juventus, Milik e Kean, non stanno sicuramente facendo meglio rispetto a Vlahovic. Iniziamo dall’ex Napoli che probabilmente verrà riscattato a fine stagione.
Il polacco, arrivato per essere una valida alternativa, ha subito dimostrato di poter essere un titolare aggiunto di questa squadra; il problema di Milik, però, sembra essere la condizione fisica. L’infortunio con il Monza, nella gara casalinga di campionato, lo ha tenuto fuori per diverso tempo.
Passiamo, ora, a Kean; il rendimento del centravanti è stato caratterizzato da alti e bassi. Manca quella continuità di rendimento per fare il definitivo salto di qualità.
In questa stagione è passato dal decidere partite importanti a commettere errori veramente sciocchi come l’espulsione contro la Roma dopo pochi secondi dal suo ingresso in campo.
Il problema non migliora se parliamo dei trequartisti o delle seconde punte; Di Maria ha vissuto una prima parte di stagione caratterizzata da diversi infortuni e la difficoltà nell’imporre le sue straordinarie qualità.
Rendimento decisamente migliorato dal post mondiale anche se, considerando l’età, non può giocare tutte le partite. Molto più complesso il discorso relativo a Chiesa; l’esterno azzurro, a gennaio 2022, ha subito un grave infortunio che lo ha tenuto fuori diversi mesi.
In questa stagione è tornato a disposizione ma sta faticando a ritrovare la migliore condizione fisica; l’uscita dal campo contro l’Inter ha preoccupato e non poco il mondo bianconero. La speranza è che possa risultare determinate in questi ultimi mesi considerando le partite, importanti, che aspettano la Juventus.
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