Carlos Tevez è stato uno dei migliori numeri dieci della storia della Juventus, ma ora sembra prossimo a tornare a Torino con altre vesti.
Tutti quanti ricordiamo con grande affetto e piacere l’Apache Carlos Tevez, un giocatore che ha saputo raccogliere la pesante eredità di Alessandro Del Piero. Dopo un anno dove la numero 10 era stata messa in soffitta era tempo di rispolverarla nel 2013 con un grande campione.
Dopo tanti anni passati al Boca Juniors è tempo per l’ex attaccante di cambiare vita e ora si è lanciato nel mondo della panchina, con la Juventus che sembra essere nel suo destino.
Per ora sembrerebbe pronto per il passaggio in una selezione giovanile bianconera, il che gli permetterebbe di migliorare un pochino il suo score dalla panchina, dato che la prima esperienza è stata di luci e ombre.
Qualcuno lo avrebbe potuto definire “Mister X” durante il suo primo approdo su una grande panchina come quella del Rosario Central, infatti è stato proprio il pareggio il risultato più frequente.
A giugno 2022 era arrivato a Rosario di German Rivarola, da poche settimana subentrante a sua volta a Leandro Somoza. Il Central del 2022 non era di certo una squadra capace di lottare per il vertice, ma l’inizio di Tevez è stato un disastro.
Tre sconfitte nelle prime tre uscite, prima in casa con il Gimnasia di La Plata, poi l’eliminazione dalla Copa Argentina contro il Quilmes e infine la sconfitta in trasferta contro l’Aldosivi.
Per fortuna è poi arrivata la prima gioia, con il successo tra le mura amiche contro il Sarmiento, con un 1-0 firmato da Facundo Buonanotte, talento apprezzato anche dalla Juventus, che sembrava cambiare la storia.
La sua esperienza è proseguita con pochi alti e molti pareggi, basti pensare che nelle ultime nove partite della stagione scorsa ha ottenuto una vittoria, una sconfitta e ben sette pareggi.
Il trionfo è stato comunque estremamente soddisfacente, dato che per un cuore Boca come il suo, riuscire a imporsi al Monumental contro il River vale doppio.
Alla fine della stagione è stato però lui stesso a dare le dimissioni, spiegando come non volesse essere un ostacolo per nessuno. Molto probabilmente ci sono state delle grosse divergenze con alcuni dirigenti dei gialloblu, o forse non ha voluto accettare delle linee guida.
Di preciso non si è mai capito che cosa intendesse con il suo “non voglio essere d’ostacolo”, ma quello che si sa è che al termine della stagione, il suo Rosario Central ha mestamente chiuso al ventesimo posto su ventotto.
La Juventus ha bisogno ancora una volta del suo Apache per poter avere un campione pronto a far fare il salto di qualità a molti giovani talenti. Vedremo come si concluderà la trattativa e se ci sarà ancora modo di essere uniti come ai bei tempi.
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