Adrien Rabiot sta vivendo una stagione da sogno, ma il suo rinnovo sembra essere appeso a un filo la Juve si guarda attorno.
La domanda che ormai tutti quanti si stanno ponendo è sempre la medesima: ma perché Rabiot non ha giocato così anche i primi tre anni di Juventus? Purtroppo non lo sapremo mai, ma in questo campionato è tra i migliori per i bianconeri.
Il suo stipendio da 7 milioni di euro impone alla Juventus di fare le dovute valutazioni in sede di contrattazione, anche perché si dovrà interpellare anche la mamma Veronique. Il francese a Torino però sta molto bene, dunque potrebbe comunque essere intenzionato a fare uno sforzo per rimanere.
Nel caso in cui non si riuscisse a completare in maniera accettabile l’affare, i bianconeri non sono di certo preoccupati, anche perché il mercato degli svincolati è sempre ricco di occasioni. Uno di questi è di sicuro legato al nome di Roberto Pereyra, un ragazzo che conosce molto bene l’ambiente di Torino.
Nel 2014 infatti la Juventus lo aveva prelevato anche in quella circostanza dall’Udinese, inizialmente soltanto con un prestito di 1,5 milioni e poi con il riscatto la stagione seguente a quota 14 milioni.
Nonostante non venga ricordato per essere stato un titolarissimo, in realtà Allegri vedeva in lui un autentico dodicesimo uomo nella straordinaria annata 2014-15. In quel campionato infatti Pereyra scese in campo in 35 circostanze, risultando così uno dei più presenti in assoluto.
Purtroppo ebbe dei problemi fisici nella stagione seguente, al termine di una sfida contro l’Atalanta e rimase fermo ai box praticamente per tutto l’anno, facendogli così perdere il treno bianconero.
Dopo quel grave infortunio è stata la famiglia Pozzo a riaccoglierlo a braccia aperta, prima mandandolo in Inghilterra al Watford e poi passando ancora una volta all’Udinese. Il suo contratto in Friuli sta per scadere e di sicuro sarebbe la scelta perfetta per il post Rabiot per almeno tre motivi.
Prima di tutto la Juventus dovrà acquistare solamente in base alle sue cessioni, con Adrien che non porterà un euro nelle casse bianconere. Dunque serve un parametro zero come Pereyra e il suo inserimento sarebbe velocissimo.
L’argentino non soltanto conosce perfettamente l’ambiente torinese, ma allo stesso tempo anche i dettami tattici di Massimiliano Allegri, dato che ha avuto modo di poter lavorare con lui già per due anni.
Infine parliamo delle caratteristiche tecniche, con il francese e il sudamericano che sono davvero molto simili e dunque nel 3-5-1-1 sarebbe perfetto. Sottil in questa Udinese schiera un modulo molto simile a quello del Conte Max e il Tucumano è perfetto.
I ritorni non sono mai stati molto alleati della Juventus, ma in questo caso sembra essere davvero perfetto il ritorno a casa del duttile argentino.
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