Michel Platini è stato uno dei più grandi campioni della storia e la Juventus deve ringraziare l’Inter se si è goduta la sua classe.
Pensare oggi a Michel Platini con una maglia diversa da quella della Juventus sembra essere a tutti gli effetti una bestemmia. C’è stato un periodo invece nel quale il francese era davvero a un passo dai tanto odiati rivali interisti e la vicenda non si sbloccò in maniera assurda.
Siamo nel 1978 e l’Italia si sta apprestando ad affrontare la Francia al Mondiale in Argentina. I transalpini non disputano il più importante torneo per nazioni dal 1966 e sono vogliosi di mettere in mostra i loro migliori talenti.
Uno di questi è Michel Platini che giocava ancora con la squadra del Nancy, ma stava dimostrando la sua immensa classe trascinando la piccola realtà anche alla vittoria della Coppa di Francia.
Nel febbraio del 1978 il Presidente dell’Inter Ivanoe Fraizzoli capisce che può essere l’uomo giusto per riportare alla vittoria la Beneamata e comincia così a trattare con Platini e con i francesi.
L’accordo si trova e Michel firma anche un precontratto, ma a differenza delle attese il mercato in Italia non si apre agli stranieri. La decisione era avvenuta nel 1966 in seguito al fallimento del Mondiale in Inghilterra, ma di dovette aspettare il 1980 per vederle riaperte.
Fraizzoli gli diede così modo nel 1979 di firmare con il Saint Etienne e una volta che si aprirono le frontiere non se ne fece più niente. Il Presidente interista preferì virare su Herbert Prohaska, ma già dall’anno seguente si poté passare a due stranieri.
“Sei libero di fare ciò che vuoi”: l’autogol dell’Inter con Platini
Nel 1982 Michel Platini non era più un giovane talento di belle speranze, ma era uno dei migliori giocatori al mondo. Il Mondiale disputato in Spagna aveva messo in evidenza la sua classe, contribuendo all’approdo della Francia nelle prime quattro del pianeta.
A quel punto la Juventus voleva mettere le mani sul francese che era arrivato ormai a scadenza del proprio accordo con il Saint Etienne. Platini si rivelò anche in quel caso un grande signore, infatti non esitò ad alzare la cornetta e chiamare Fraizzoli.
Michel disse al Presidente di avergli dato la parola e che dunque avrebbe voluto rispettarla, ma la risposta del numero uno dell’Inter fu assurda:” No grazie, abbiamo già due stranieri, sei libero di fare ciò che vuoi”.
I giocatori in questione erano il tedesco Hansi Muller, calciatore di classe ma che non entrò mai nelle grazie interiste causa anche un pessimo rapporto con Evaristo Beccalossi, e Juary, un brasiliano famoso più che altro per i suoi balletti.
Il risultato finale fu che la Juventus poté trattare con il Saint Etienne per Platini e acquistando colui che sarebbe diventato nel giro di pochi anni tre volte Pallone d’oro e tre volte capocannoniere del calcio italiano, il tutto a un costo ridicolo. Insomma…Merci Monsieur Fraizzoli.