L’Italia viene dall’ennesima delusione per la mancata qualificazione per il Mondiale, ma anche l’Europeo non nasce sotto i migliori auspici.
Torna in campo l’Italia dopo essere rimasta a casa per il Mondiale di Qatar 2022, un’edizione con una Top 11 da sogno. Si ricomincia subito con partite vere e da non fallire, con le qualificazione a Euro 2024 che vedranno gli Azzurri come i detentori del trofeo.
Per molti dovremmo essere qualificati di diritto, essendo i campioni in carica, ma per l’Europeo non si è mai ragionato in questi termini. La squadra di Mancini infatti dovrà essere brava a non ripetere lo stesso errore che accadde 51 anni fa.
Nonostante non ci siamo qualificati nelle ultime due edizioni, il Mondiale è sempre stato molto più amico dell‘Italia rispetto all’Europeo. Quattro vittorie contro due e questa è infatti la seconda volta nella storia che la Nazionale si presenta al torneo continentale da campione in carica.
Il precedente era avvenuto nel 1972, quattro anni dopo il favoloso successo di Roma contro la Jugoslavia. Anche in quel caso non si poteva mandare i campioni in carica direttamente all’Europeo, causa un formato molto restrittivo.
Solamente le migliori quattro infatti avrebbero preso parte a un brevissimo torneo che si sarebbe svolto a giugno in un luogo scelto solo una volta valutate le ultime quattro qualificate. L‘Italia era comunque la squadra campione d’Europa in carica e vicecampione del mondo dunque era tra le favorite d’obbligo.
Il primo turno di qualificazione andò via abbastanza in scioltezza, con il raggruppamento iniziale che vedeva presenti anche Austria, Svezia e Irlanda. In sei partite arrivarono quattro vittorie e solo due pareggi, in casa 2-2 contro gli austriaci e in Scandinavia per 0-0.
Mancava un ultimo ostacolo e il Belgio ai playoff avrebbe dovuto essere una passeggiata di salute.
Italia campione e fuori da Euro 1972: il Belgio fu fatale
Il 29 aprile 1972 si giocò così la gara d’andata in un San Siro che sperava di vedere gli Azzurri schiacciare una nazionale come quella belga ben lontana dall’essere una delle più temibili.
La squadra di Valcareggi però non riuscì mai a scardinare il muro belga, con il pubblico meneghino che masticò amaro per un deludente 0-0. Non vi era la regola del gol in trasferta dunque, per evitare lo spareggio in campo neutro, la Nazionale avrebbe dovuto vincere a Bruxelles.
La partita si mise però male già a metà del primo tempo con Van Moer che trovò il pertugio per superare Albertosi per il punto dell’1-0. L’Italia ci provò in tutti i modi a rimettere in piedi la partita, ma quello era il giorno dei Diavoli Rossi.
A venti minuti dalla fine non arrivò il pareggio, ma il raddoppio di Van Himst, la grande stella del Belgio che tagliò le gambe agli Azzurri. A quattro minuti dalla fine un calcio di rigore dell’eterno Gigi Riva provò in qualche modo a ridare speranza, ma l’assedio non portò a nulla e i campioni in carica non si qualificarono per la fase finale dell’Europeo.