Alessandro Matri è stato un giocatore ammirato dai tifosi della Juventus, ma a quasi 40 anni non ha intenzione di smettere con il calcio.
Quando c’è una passione è praticamente impossibile riuscire a metterla a tacere. Lo sa bene Alessandro Matri, con il campione d’Italia 2012, 2013 e 2015 con la Juventus, con il ritorno che non fu positivo, che ha deciso di uscire dal ritiro e tornare a giocare a calcio.
Sembrava essere finita la sua avventura nel mondo del calcio nel 2020, quando già a gennaio di quell’anno decise di rescindere il suo contratto con il Brescia. La squadra lombarda era perfetta per le sue caratteristiche ed era molto vicina a casa, ma purtroppo giocò solo otto scampoli di partita.
Arrivò così la decisione di abbandonare il calcio, soprattutto perché non arrivò nessuna offerta degna di nota per lui in quella sessione di mercato. Scelse allora di mettersi su di una sedia per poter studiare e diventare dirigente, ma nel mezzo c’era ancora una cosa da fare.
La sua promessa era stata quella di poter tornare un giorno a giocare con la squadra che lo ha visto crescere: il Graffignana. Stiamo parlando di un piccolissimo paesino che si trova in provincia di Lodi, non arriva nemmeno a 3 mila abitanti e che gioca nel campionato di Seconda Categoria.
Non sono tante le presenza in campo, gli acciacchi fisici non mancano e soprattutto i due anni di assenza dal campo si fanno sentire. La sua prima partita però permise di riempire la tribuna dello Stadio Comunale per la sfida contro il Picchio Pub.
“Un onore marcare Matri”: Graffignana nella storia
Per uno che ha giocato contro Milan, Inter, Bayern Monaco e tante altre grandi squadre è stato sicuramente molto strano. Ciò che però è bellissimo da constatare è come Matri in realtà non abbia mai fatto pesare il suo grande passato al resto della squadra.
La prima partita contro il Picchio Pub dunque portò un gran numero di persone allo stadio, m il più emozionato di tutti fu il difensore degli ospiti, Andrea Vigo che ha raccontato al giornale “Il Cittadino” le sue sensazioni.
Una delle cose più belle per lui è legata al fatto che da giovane era un tifoso di Matri dato che ha dichiarato di essere un simpatizzante del Cagliari. Questo gli ha così permesso di entrare nella storia della squadra e di vivere un sogno.
L’emozione dunque per lui era doppia, non solo dunque si giocava contro un grande campione, ma anche contro un idolo. L’esperienza del Mitra, dopo quel debutto è stata praticamente nulla, si trattava di un ritorno quasi d’obbligo verso il paese che lo ha lanciato.
Attualmente la squadra sta lottando per potersi salvare in Seconda Categoria, con l’ultima vittoria contro l’Azzurra, con doppietta di Villantieri che ha permesso di passare a 21 punti, con una lunghezza di vantaggio sulla Laudense terz’ultima.
L’augurio ovviamente è che si possa concludere con una bella salvezza e il mantenimento della categoria.