Per un giocatore di tennis l’obbiettivo è arrivare a sei game per vincere un set, ma sei gol per un calciatore è un’impresa davvero unica.
Calcio e tennis sono due sport profondamente diversi, non soltanto per essere uno di squadra e l’altro singolo, ma anche per l’immensa differenza nei punti che si devono fare per vincere.
Con la pallina gialla si sa già che per vincere si deve arrivare a 6 game vinti per ottenere un set, con gli scambi che saranno almeno quattro per ogni game, per questo motivo si dice che chi segna sei reti stia giocando a tennis, proprio come questo campione della Juventus.
Il fenomeno in questione si tratta di Omar Sivori, con il geniale “Cabezon” che è stato in grado di riportare lo Scudetto a Torino con le sue giocate da campione e nel 1961 entrò nel mito per diversi motivi.
Prima di tutto fu colui che riuscì a vincere per primo il Pallone d’oro tra i giocatori presenti in Serie A, un traguardo che non era per nulla semplice data la presenza dei fenomeni nella Liga, e in quella stagione riuscì anche a segnare il pazzesco numero di 6 reti in una partita.
La memoria deve tornare al 10 giugno 1961 per la sfida tra Juventus e Inter, una partita certamente che è entrata alla storia per le sue immense polemiche che ne sono scaturite visto il rinvio della sfida.
Per protesta la squadra di Helenio Herrera decise di presentarsi a Torino con la squadra Primavera, con i bianconeri che non ebbero la benché minima pietà nei confronti dei giovani nerazzurri che iniziarono a incassare reti a tutto spiano.
Sivori domina l’Inter: sei reti da vero maestro di tennis
A divertirsi quel giorno fu l’oriundo Omar Sivori che dopo soli 17 minuti era già stato in grado di segnare una sensazionale tripletta, rendendo molto complicata la giornata per il povero portiere Annibale.
La partita continuò chiaramente con il netto dominio della Juventus nei confronti dei meneghini, con la ripresa che iniziò con la quarta rete dettata dall’autogol di Riefolo e poi fu ancora una volta Sivori a realizzare il suo poker personale.
Nicolè andò in gol per il 5-0 e la settima perla venne sigillata ancora dal Cabezon, prima del gol della bandiera di Sandro Mazzola e l’immediato centro di Mora per l’8-1 che sembrava chiudere le ostilità.
Le cinque reti di Sivori rappresentavano già un record assoluto, ma a tempo scaduto ebbe modo di calciare un rigore nel quale si prese beffe di Annibale. Al giovane portiere disse dove avrebbe calciato per fargli fare bella figura, ma alla fine, come era logico aspettarsi, lo spiazzò.
A cinque gol ci arrivarono in seguito Hamrin della Fiorentina, Pruzzo della Roma e Klose della Lazio, ma le sei reti di quel giorno di Omar Sivori rimangono il record assoluto non solo della Juventus, ma dell’intera Serie A.