La Juventus se la vedrà ai quarti con lo Sporting e per i bianconeri è tempo di riaprire il cassetto dei ricordi per una dolce coincidenza.
L’urna di Nyon ha estratto lo Sporting Lisbona per la Juventus, con i bianconeri che ora dovranno vedersela con i portoghesi per continuare il grande sogno Europa League. La Vecchia Signora punta così al quarto successo nella sua storia nella seconda competizione continentale e i lusitani riportano a piacevoli ricordi.
La mente deve tornare alla stagione 1992-93, quella che permise alla Juventus di vincere per la terza volta nella propria storia la Coppa Uefa, con la squadra di Giovanni Trapattoni che era trascinata da un eroico Roberto Baggio.
Il Divin Codino fu l’uomo in più nelle due semifinali contro il Paris Saint Germain e nel doppio scontro in finale contro il Borussia Dortmund, con queste prestazioni che lo portarono a vincere il Pallone d’oro.
Prima di arrivare a questi due grandi scontri i bianconeri dovettero però vedersela con una grande portoghese di Lisbona: il Benfica. Stiamo parlando dei rivali storici dei biancoverdi che verranno affrontati nel prossimo turno, ma la doppia sfida contro le Aquile entrò nella storia.
La gara di andata fu molto complicata, con i lusitani che passarono in vantaggio nel primo tempo con Vitor Pereira, ma per fortuna ci pensò un rigore di Gianluca Vialli a pareggiare i conti, prima della doppietta di Pereira.
La sconfitta era dolorosa, ma all’epoca c’era ancora la regola dei gol in trasferta e a Torino il popolo bianconero riempì il Delle Alpi per una magica notte juventina.
Il Trap in casa schierò una squadra molto offensiva, con Marocchi e Moller sulle corsie laterali e la coppia formata da Baggio e Vialli che era pronta a piegare i portoghesi.
Dopo soli due minuti la partita si mise subito in discesa per Madama, con la rete del difensore Jurgen Kohler che batté Silvino, portiere che dovette uscire subito dopo per infortunio.
Il Benfica faticava a trovare spazio e a fine primo tempo ecco il raddoppio di Dino Baggio con un’azione ancora da corner e a metà della ripresa, fu il neoentrato Fabrizio Ravanelli a chiudere i conti sul 3-0.
Il risultato finale non diede possibilità di replica al Benfica che dovette abbandonare l’edizione della Uefa, mentre la Juventus ebbe modo di proseguire arrivando fino alla vittoria finale.
A distanza di 30 anni esatti i bianconeri ritrovano una portoghese ai quarti di finale, con la speranza che possa essere di buon auspicio per un’altra grande cavalcata, con Allegri che al secondo anno della sua esperienza alla Juventus potrebbe così emulare Giovanni Trapattoni quando vinse nel 1993.
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