“Il Signore degli Anelli” è uno dei capolavori del cinema, ma sarebbe bello pensare a questo film con attori i giocatori della Juventus.
Pensare di poter unire il mondo de “Il Signore degli Anelli” e quello della Juventus potrebbe essere visto come pura blasfemia per molti, ma in realtà ci possono essere molte più similitudini di quanto si possa credere.
Ammettetelo anche voi che almeno una volta nella vostra vita avete pensato di essere Frodo Baggins o Aragaron pronto a incitare le sue truppe alla battaglia, ma chi avreste messo nei ruoli cardini se fosse stati i giocatori della Juventus?
I personaggi sono tantissimi e la trilogia è uno dei grandi capolavori, dunque non perdiamo altro tempo e andiamo con i primi paragoni.
Alla fine non si poteva far altro se non utilizzare Leonardo Bonucci come il grande saggio della truppa, l’uomo capace di portare avanti i sogni della Juventus con la sua esperienza. Gandalf è un personaggio determinante e che rappresenta il cervello della compagnia, con la sua esperienza che è fondamentale nella storia.
Bonucci inoltre è uno che non ha problemi a mettersi in disparte e immolarsi per il bene della Juventus, esattamente come ha fatto Gandalf proteggendo i suoi amici e soprattutto il giovane Frodo.
Se c’è un uomo grandioso in grado di aizzare le folle e parlare al popolo, e dunque alla squadra, quel qualcuno è di sicuro Aragorn, l’erede al trono di Gondor, esattamente come Danilo sarà a tutti gli effetti il prossimo Capitano della Juve il giorno dell’addio di Bonucci.
Al di fuori del Nero Cancello tutti quanti abbiamo pianto e ci siamo emozionati per il suo discorso, con Danilo che di sicuro nei momenti più difficili della Vecchia Signora si sarà alzato nella spogliatoio e avrà parlato a cuore aperto ai suoi ragazzi.
Questo sicuramente è il paragone più singolare e particolare che troverete, ma c’è una motivazione. Prima di tutto partiamo dalla giovane età, con Peregrino Tuc che è il più giovane della compagnia avendo solo 28 anni.
Vlahovic non è il più giovane della Juve, ma lo è nel momento in cui analizziamo solamente i top player di Madama e nonostante il piccolo “Pipino” venga spesso criticato, come avviene a Dusan di recente, alla fine della storia il suo ruolo diventa fondamentale.
Certo, le personalità sono probabilmente agli antipodi, ma entrambi sono stati scelti per il più importante dei compiti. Frodo era il piccolo hobbit che avrebbe portato l’anello, colui che ha gli occhi di tutti puntati addosso e con la più grande responsabilità, esattamente come il Fideo, con il suo soprannome che in qualche modo ricorda il protagonista.
Di Maria è arrivato per portare titoli e trofei, è l’uomo che tutti vogliono vedere all’Allianz e al posto dell’anello il suo obbiettivo è portare a Torino l’Europa League.
Questi sono alcuni nomi, ma adesso tocca a voi, sbizzarritevi con la fantasia e pensate ad altri e suggestivi paragoni.
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