Pippo Inzaghi è stato un attaccante favoloso, ma prima di ogni partita riproduceva un gesto che per lui era diventato un rito scaramantico.
Ogni calciatore in qualche modo ha il suo rito scaramantico che ripropone in ogni occasione, ma forse questo non lo avreste mai ritenuto possibile. Pippo Inzaghi è stato uno dei cannonieri più prolifici nella storia della Serie A e allora forse il suo trucchetto funzionava.
A raccontarlo all’interno della sua autobiografia ci ha pensato un suo storico compagno di Nazionale, ovvero quell’Andrea Pirlo con il quale ha potuto legare moltissimo anche con il Milan, peccato solo che con la Juventus non abbiano mai potuto giocare assieme.
Secondo il centrocampista bresciano infatti Inzaghi, tutte le volte che con il pullman ci si avvicinava allo stadio per disputare la partita della giornata comprava un pacchetto di biscotti di Plasmon.
Un modo forse per sentirsi giovane e far rinascere dentro di sé quello spirito giovanile da bambini che ha sempre coinvolto SuperPippo in ogni sua impresa in campo, ma non si accontentava di mangiarne solo uno o due.
Stiamo parlando di pacchi che indicativamente contengono 20 biscotti, dunque arrivare fino alla fine non è di certo facile, ma non bastava solamente svuotarlo. Inzaghi doveva sempre lasciarne due in fondo, anche se ne voleva ancora o anche se fosse già sazio prima.
In sé e per sé si tratta sicuramente di una scaramanzia unica e molto bizzarra nel suo genere, ma in realtà Andrea Pirlo non ha dimenticato di citare anche un altro dettaglio particolare.
Inzaghi e i Plasmon come scaramanzia
Non vi raccontiamo di certo un segreto assurdo se vi dicessimo che tutte le persone di questo mondo una volta che mangiano poi devono anche evacuare. Questo infatti è quello che faceva Inzaghi al termine della sua vorace scorpacciata di Plasmon sul pullman, peccato che Pirlo non lo ricordi con piacere.
Prima di tutto l’attaccante di Piacenza si chiudeva fin da subito nel bagno dello spogliatoio e occupava la toilette per diverso tempo e in più spesso vi era un problema logistico. Finché giocavano a San Siro o in grandi impianti poco male, ma durante le trasferte lontane e con spogliatoi minuscoli era una tragedia.
Svuotarsi e liberarsi prima della partita è un qualcosa che viene consigliato sempre a tutti i calciatori per poter correre più agilmente. Il problema è che Pirlo, tecnico che alla Juve non ha sfigurato, ricorda questa vicenda in maniera non del tutto positiva, anzi si trattava di un vero incubo.
Dunque la scaramanzia di Inzaghi verteva prima sul mangiare veracemente il Plasmon e poi sul buttarli fuori prima della partita. Sicuramente questi biscotti sono ad altissima digeribilità, sono fatti per bambini, e per un adulto l’effetto collaterale è immediato, ma vedendo la quantità di gol fatti in carriera, questo trucco ha davvero funzionato.