Giocare per la Juventus non è di certo facile, soprattutto quando si è giovani e serve vicinanza da parte dei tifosi nei momenti no.
Come nella vita, anche nel calcio esistono le categorie e le persone che possono rendere maggiormente in una posizione piuttosto che in un’altra. Si tratta di un qualcosa di naturale e che non può di certo essere cambiato e per giocare nella Juventus le spalle devono essere larghissime.
Forse è anche questo il motivo per il quale c’è sempre stata una certa diffidenza nel lanciare i giovani talenti. Questi infatti sono dei talenti ancora da dover sgrezzare e hanno bisogno anche di commettere degli errori come nel caso di Fabio Miretti.
Certo, all’inizio tutto quanto andava bene, soprattutto perché il suo finale di stagione 2021-22 aveva fatto intravedere il suo grande talento. La logica conseguenza è stato il passaggio in pianta stabile in prima squadra, ottenendo il posto da titolare fin dalle prime giornate.
Secondo alcuni utenti di Twitter però è già il tempo di mettere una croce sopra sul centrocampista, che ricordiamo dovrà compiere 20 anni in questo 2023, additandolo come un giovane senza il carattere adatto per la Juve.
Il risultato finale è chiaramente una forte spaccatura all’interno della tifoseria, con tanti che ritengono sbagliato andare contro al giovane ragazzo, mentre per altri non c’è più tempo da perdere con lui.
Il giorno in cui Miretti è stato “abbandonato” dalla tifoseria bianconera è stata quando ha commesso quell’ingenuo fallo in Champions League contro il Benfica, con il rigore per i portoghesi che è costata la sconfitta.
Da quel momento c’è stata una flessione nel suo rendimento, ma è davvero un giocatore da dover buttare?
Miretti è da Juventus? Date tempo al ragazzo
Se state leggendo il mio articolo significa che la mia opinione vi interessa, dunque sarò chiaro: sì, Miretti merita la maglia della Juventus. In Italia siamo campioni olimpici nell’abbattere i nostri talenti e soprattutto siamo la Patria del “tutto e subito”.
Non possiamo di certo pretendere che un ragazzo, in quella che di fatto è la sua prima vera stagione in prima squadra, possa con un semplice tocco delle dita diventare perfetto e senza macchia, nonostante un netto aumento del suo valore.
A 19 anni non è che c’è la possibilità di sbagliare, ma si ha il dovere di sbagliare. Questo perché è all’interno di un meccanismo di crescita, con Miretti che fin dalle prime partite ha dimostrato il proprio talento, ma questo deve essere chiaramente migliorato.
Per poter perfezionare le sue doti ha bisogno di capire dove può perfezionarsi, con la personalità che è già stata ampiamente dimostrata in questa stagione. Visione di gioco e voglia di lottare su ogni pallone sono il suo pane quotidiano.
Anche contro il Friburgo è durato solo quarantacinque minuti, ma diamo tempo a Miretti e poi si tireranno le conclusioni. Giocare in questa Juventus, con queste difficoltà a soli 19 anni dimostra di avere spalle non larghe, ma enormi.