Juventus, Chiellini ha mentito ai pm? Cos’è successo durante gli interrogatori

Si parla troppo poco di quanto successo durante l’interrogatorio condotti dai Pm a Giorgio Chiellini. L’ex capitano bianconero si è infatti messo in una situazione molto difficile. 

giorgio chiellini juventus
Ansa

Difficile trovare giocatori più atipici e iconici di Giorgio Chiellini. Già solo il fatto di aver passato quasi tutta la sua carriera, da capitano, simbolo e titolare indiscusso nel decennio più vincente della storia bianconera, basterebbe per garantirgli un posto di tutto rispetto nel museo dei ricordi dell’Allianz Stadium, e nel cuore dei tifosi juventini. 

Se oltre a questo, aggiungiamo il fatto che ci troviamo di fronte a una dei pochi calciatori che ha deciso di laurearsi in economia mentre era il perno della difesa bianconera, ci vuole a capire perché ci troviamo di fronte a un calciatore fuori dal comune. Come d’altronde dimostra anche la pacatezza e la lucidità di analisi che sfoggia in tutte le sue interviste.

L’inchiesta Prisma può impedire il ritorno da dirigente di Chiellini

Tutti, nel momento in cui è partito per andare a svernare in America, erano sicuri che quella fosse solo una piccola tappa intermedia, prima di assolvere il suo destino, e diventare un dirigente della Juventus, magari emulando il percorso appena concluso di Pavel Nedved.

Tutte certezze che l’inchiesta Prisma che coinvolge la Juventus ha spazzato via in un attimo. 

L’ex capitano interrogato sulla trattativa per la rinuncia agli stipendi

Come ha raccontato Repubblica, il 4 Aprile dello scorso anno, Giorgio Chiellini è stato chiamato a colloquio dai Pm di Torino. Un interrogatorio che non convince per nulla i pm, convinti che Chiellini abbia omesso nel colloquio delle informazioni sensibili, “allo scopo di proteggere” la Juventus

Il calciatore era infatti chiamato a fornire spiegazioni circa la trattativa che la dirigenza bianconeri aveva avviato con i giocatori durante il Covid, per la rinuncia a delle mensilità di stipendio. È stato infatti Chiellini, insieme a Bonucci e Buffon, a rappresentare i calciatori nel dialogo con la società. 

Chiellini, cos’è successo durante l’interrogatorio con i Pm

Ma come gli stessi pm scrivono nella loro relazione, come l’interrogatorio del capitano biancore sia fin troppo pieno di vaghezze e “non ricordo”. Ma il vero colpo di scena durante l’interrogatorio è un altro, ed è quello che rischia di mettere Giorgio Chiellini in una posizione davvero difficile con la giustizia di Torino. 

A un certo punto infatti, i PM chiedono a Chiellini come sia avvenuta nello specifico la stipula dell’accordo per la rinuncia delle mensilità che aveva accordato personalmente con Andrea Agnelli. la prima risposta di Chiellini pesa come un macigno. 

La bandiera bianconera risponde infatti seccamente che nulla è stato firmato per quell’accordo, siglato da lui e Andrea Agnelli soltanto con “una grande stretta di mano”. Peccato che i Pm subito gli mostrano invece una scrittura privata firmata dal calciatore e da Andrea Agnelli, a garanzia dell’accordo sulla rinuncia alle mensilità.

Chiellini ha ammesso di avere mentito ai pm, secondo Repubblica

Chiellini a quel punto, è costretto ad ammettere di aver mentito, è che non si tratta di un accordo siglato tramite stretta di mano.

Al netto di come andranno le vicende processuali della Vecchia Signora, quanto raccontato da Repubblica, e mai smentito dalla procura, resta un dato di fatto impossibile da ignorare. Chiellini in un primo momento, ha mentito ai pm, non ha voluto ammettere che quell’accordo fosse stato siglato da una scrittura privata tra lui e Andrea Agnelli. 

Ed è per questo che la sua posizione rispetto a quella di altri calciatori, rischia, con il prosieguo di questa vicenda giudiziaria, di farsi molto più difficile.

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