Il rapporto tra Inter e Juventus non è mai stato dei più idilliaci eppure qualcuno si è portato il nemico in casa con lotte interne.
L’Italia è una nazione che vive di campanilismi e di rivalità spesso anche interne alle proprie città, ma una cosa è certa: nulla sarà mai come la sfida tra Inter e Juventus.
Le due squadre sono infatti contrapposte per natura, con i loro scontri che risalgono davvero dalla notte dei tempi e con il caso di Calciopoli nel 2006, con l’assegnazione a tavolino di un titolo in favore della Beneamata che ha portato così all’odio totale da parte di Madama.
Eppure ci sono stati dei grandi giocatori che hanno saputo in qualche modo unire le due parti, con uno di questi che di recente ha rilasciato una dichiarazione che di sicuro ha sconvolto e sorpreso tutti.
Stiamo parlando infatti di Walter Zenga, con il mitico “Uomo Ragno” che è stato uno dei grandi simboli dell’Inter tra gli anni ’80 e ’90, un portiere che anche con la maglia della Nazionale ha saputo dimostrare il proprio grande talento.
Il numero uno milanese non ha mai negato di essere sempre stato interista, cresciuto non solo nelle giovanili della squadra meneghina, ma anche nella Curva Nord nerazzurra, un vero Boys interista.
Per molti allora si trattava di una sorta di passaggio del testimone dal padre al figlio, ma in realtà non vi è nulla di più sbagliato, perché Walter Zenga non deriva da una famiglia di interisti, infatti ha dichiarato che suo padre era juventino.
Un momento davvero sconvolgente per tutti, ma che in qualche modo fa capire come mai il portiere fosse sempre molto più ostile in realtà nei confronti del Milan piuttosto che verso la Vecchia Signora quando era in campo.
Zenga figlio e padre di juventini: che smacco per l’Inter
Nel “Poveri ma ricchissimi”, l’attore Paolo Rossi diceva la battuta “Esistono dei cattivi padri, ma non si è mai sentito parlare di cattivi nonni” e dunque Jacopo Zenga si è trovato di fronte a una scelta.
Seguire le orme del padre o quelle del nonno e si sa che i primi devono in qualche modo essere severi e imporre delle regole, mentre i secondi sono sempre quelli più accondiscendenti e allora anche il primogenito di Walter è juventino.
Per lui dunque il Derby d’Italia è sempre stata una delle sfide più difficili, dato che fin da quando era piccolo doveva combattere questa guerra in famiglia che dura ancora oggi.
L’Inter sarà per sempre nel suo cuore, ma troppe persone importanti nella sua vita sono per la Juventus e forse sotto sotto anche lui è un po’ bianconero.