La Juventus, la scorsa estate, ha portato Milik alla corte di Allegri; scopriamo il motivo che portò l’attaccante ad accettare i bianconeri.
Nonostante la presenza di Kean, la Juventus nell’ultima sessione di mercato ha cercato a lungo un rinforzo offensivo. A lungo si è parlato di Depay ma, alla fine, l’operazione non si è concretizzata con i bianconeri che hanno virato, in maniera piuttosto decisa, su Milik.
Il centravanti polacco ci ha messo decisamente poco a conquistare l’affetto della tifoseria bianconera e la fiducia del mister; tra una serie di prestazioni decisamente importanti e i problemi di Vlahovic (tornato al gol contro la Salernitana, l’ex attaccante del Napoli ci ha messo pochissimo a diventare un punto di riferimento dell’attacco bianconero.
Milik si è subito dimostrando indispensabile per la Juventus; le sue caratteristiche lo rendono perfetto sia nel 4-3-3, dove è la punta di riferimento sia nell’attuale 3-5-2 dove si associa perfettamente con un altro giocatore offensivo.
Tra i giocatori arrivati in estate alla Juventus è sicuramente uno di quelli che sta rendendo meglio e, anche il prossimo anno, sembra essere destinato ad avere un ruolo centrale all’interno del sistema di gioco bianconero.
Ma perché Milik in estate ha scelto la Juventus? Magari è una domanda che in pochi si sono fatti ma è interessante andare a scoprire il motivo che ha spinto l’attaccante ad accattare la corte bianconera.
Partiamo dicendo come non si tratta di una scelta puramente di mercato; sembra, infatti, che ci siano ben altri motivi che hanno portato Milik a vestire la maglia bianconera.
Dalla voglia di riscatto al progetto: i motivi che hanno portato Milik alla Juventus
Abbiamo detto di come non sembra esserci il mercato alla base della scelta di Milik di andare alla Juventus; un motivo che lo ha spinto ad accettare la maglia bianconera è, senza ombra di dubbio, la voglia di riscatto del centravanti di riscattarsi nel massimo campionato italiano.
La sua esperienza al Napoli non la possiamo certamente considerare negativa ma è stata sicuramente segnata da una serie di problemi fisici. Il centravanti, escluso lo stop subito contro il Monza, ha mostrato una buonissima condizione fisica.
Passando al secondo motivo troviamo sicuramente il progetto bianconero; prima dell’inizio della stagione (con scivoloni pesanti sul campo) ma soprattutto prima della sanzione di quindici punti, la Juventus aveva un progetto tecnico molto importante.
Gli obiettivi erano lo scudetto, andare il più avanti possibile in Champions e vincere la coppa Italia; di questi, ora, è rimasto l’ultimo a cui si aggiunge l’Europa League. Un piccolo ridimensionamento per una squadra che vuole tornare ad essere dominatrice in tutti i palcoscenici.