Quanto guadagna il preparatore dei portieri della Juventus? La cifra è da non credere. Numeri che molti utenti fanno fatica a concepire.
Il preparatore dei portieri della Juventus guadagna delle cifre di assoluto tenore. Chiaramente in questo caso conta molto il prestigio della squadra in questione. Rispetto ad una rosa neopromossa nel massimo campionato i compensi saranno maggiori.
Ciò detto, si tratta di un ruolo estremamente importante. Soprattutto nel calcio di oggi. Anche se storicamente ha sempre avuto la sua rilevanza. Ad ogni modo, prima di addentrarci in questo discorso è lecito osservare in cosa consista questo ruolo.
Ad oggi come detto sopra è una figura che ha acquisito un’importanza sempre più centrale. Si tratta infatti di una figura che prepara i portieri con esercizi mirati. Che siano preparazione fisica o target definiti, come riflessi e/o reattività.
Ogni preparatore ha un suo programma ben strutturato che mette in pratica a seconda dell’evenienza. Si tratta quasi sempre di una persona che nel corso della sua carriera ha svolto il ruolo di estremo difensore.
Del resto è un compito di indubbia responsabilità. E non è un caso il fatto che in bianconero ad oggi ci siano autentici fenomeni del calibro di Szczesny. Non è ovviamente l’unico nome di prestigio passato a Torino. Ma di recente è stato lui a conquistare tutti.
Ciò che salta subito all’occhio è il lavoro di fino che svolgono ogni giorno. Indubbiamente una cosa non facile, per un ruolo così importante e divenuto così poliedrico con l’evoluzione del calcio giocato.
Ora i portieri devono essere bravi coi piedi, avere visione di gioco e soprattutto ottime capacità di posizione. Tutte qualità che sono sempre valse. Ma nel 2023 così come nel futuro più che mai.
Il ruolo del preparatore risulta dunque propedeutico anche per questo motivo ben preciso.
Come fare il preparatore dei portieri?
Per diventare un preparatore le strade sono varie. Quella più comune da professionisti o dilettanti è molto più agevole. I portieri di ruolo solitamente a fine carriera intraprendono questo percorso.
In alternativa esiste un corso di abilitazione rilasciato proprio dalla Figc. Per poterlo svolgere i candidati (o potenziali tali) devono essere quantomeno in possesso di un diploma da allenatore.
Questo deve prevedere di conseguenza l’iscrizione regolare all’apposito Albo professionale. Diversamente qualsiasi candidatura non verrà presa in considerazione. Formarsi tramite l’organo è una chance di networking molto proficua, oltre all’esperienza didattica in sé.
Le modalità con cui poter svolgere questo mestiere sono varie, e tutte molto valide.
Quanto guadagna un preparatore dei portieri di Serie A?
Un preparatore dei portieri di Serie A può arrivare a guadagnare delle cifre molto interessanti. Come detto sopra il tutto dipende dal club di riferimento. Esistono infatti squadre capaci di elargire compensi molto più generose. Altre ancora invece di meno.
Le scuole di pensiero sono numerose. Cosa che rende impossibile fornire una risposta precisa e universale. Proprio per via di questa varietà di budget in grado di condizionare tutto. La stima media equivale ad una cifra superiore ai 100.000 euro annui.
Nelle categorie inferiori è molto raro che un preparatore scenda sotto i 3.000 euro al mese. Pertanto cifre del genere non sorprendono in alcun modo, anzi. Sono perfettamente in linea con le aspettative.
Chi è il preparatore dei portieri della Juventus?
Il preparatore dei portieri della Juventus è Claudio Filippi. L’attenta preparazione e la meticolosa supervisione dei portieri dei bianconeri sono tutte mansioni affidate a lui. E da tanti anni a questa parte non ha mai deluso le aspettative.
Si parla pur sempre di una figura professionale altamente qualificata. Cosa essenziale se non si vogliono commette errori. Più o meno dal 2011 è inoltre il responsabile tecnico dell’area dei portieri. Lo si potrebbe definire tranquillamente “lo sceriffo dei due pali“.
La carriera di Claudio Filippi
La carriera di Claudio Filippi è stata calcisticamente esemplare per numerosi calciatori. Nel lontano 1997 ha compiuto il suo esordio come preparatore nell’Andria. Questo sotto la direzione di un altro grande ex bianconero: Luigi Delneri.
Allenatore che ha poi avuto modo di incontrare nuovamente in bianconero. Con la Roma U19 ebbe modo di lavorarci nel 2005. In quel periodo ci furono promesse del calibro di Francesco Maiorani, ai tempi 17enne di belle speranze.
Lavorando sia con calciatori formati che con giovani promesse, ebbe modo così di lavorare con i bianconeri. Nel 2011 incontrò nuovamente la figura di Delneri, e da quel momento tra lui e la ridente cittadina della Mole fu amore a prima vista.
Un amore che ancora oggi brilla come non mai. Questa storia d’amore tra le due realtà è destinata a durare ancora per tanti anni. Di allenatori sulla panchina ne sono passati diversi, ma la sua affidabilità non è mai venuta meno. Anzi.
Si è sempre dimostrato un professionista competente e in grado di sostenere la pressione imposta da certi ambienti. Anche in situazioni così complicate dunque.
Allenamento portieri Juventus
A meno che non si assista di persona ad una sessione a Vinovo non è dato sapere una cosa simile. Questo poiché sono informazioni strettamente confidenziali e riservate. Venirne a conoscenza dunque è difficile se non impossibile.
Si può comunque intavolare un discorso su come si svolga un allenamento del genere. La cosa migliore è partire prima dal principio: ecco dunque un video che mostra i portieri della Juventus intenti ad allenarsi.
Questo tipo di esercizio si chiama psicocinetica. Nello specifico si tratta di un esercizio molto complesso, in cui il portiere deve calciare il pallone di colore differente col piede corrispondente.
Si tratta di un tipo di esercizio ad oggi indispensabile per un portiere. E viene direttamente dalle prime scuole calcio. Dunque non è inusuale il fatto che venga così riproposto anche a dei livelli così alti.
Si potrebbero inoltre citare tante altre tipologie di allenamento. Ogni allenatore segue il suo protocollo, ma la sostanza non cambia. Ad oggi un grande portiere deve essere capace di saper giocare anche coi piedi.
E dal video sopra si evince come Filippi conosca questo concetto alla perfezione. Il video risale al 2011, e a distanza di tempo questo approccio non è mai tramontato. Anzi. Oggi è più importante che mai.