Il campionato premia Rugani: ecco perché deve giocare di più

Daniele Rugani è un difensore dotato di grande abilità, nonostante a Torino non sia mai stato molto continuo ma un dato lo ha esaltato.

Sono sempre state molto feroci le critiche nei confronti di Daniele Rugani, un ragazzo che ha fatto della dedizione e della disciplina una delle sue migliori qualità, anche se forse ne ha abusato in qualche circostanza.

Il difensore infatti aveva tutte le carte in regola per poter diventare un simbolo della Juventus e della Nazionale italiana, con il suo talento che non è mai stato messo in discussione, mentre ha sempre peccato in quanto a carattere.

Troppe volte infatti è sembrato essere timido con il pallone tra i piedi e per questo motivo Allegri lo ha più volte rimproverato e in troppe circostanze lo ha tenuto in panchina preferendo delle soluzioni alternative e anche fantasiose.

Daniele Rugani
Ansa Foto

Si tratta però di una situazione che non può lasciare soddisfatto il ragazzo, soprattutto perché c’è un dato inconfutabile che è dalla sua parte e che fa capire come Rugani in realtà abbia tutte le carte in regola per avere più spazio.

In questo campionato ha giocato solamente in tre occasioni, sempre dal primo minuto e sempre con ottimi risultati e soprattutto con lui in campo la Juventus non ha mai subito gol.

0-0 nella prima partita di Genova contro la Sampdoria, poi in campo un netti 4-0 contro il suo ex Empoli e infine la splendida prova di questo 2023 contro l’Udinese dove ha dimostrato di essere uno dei migliori in campo.

Eppure nonostante questa sequenza davvero positiva non sembra esserci la volontà da parte di Allegri di metterlo seriamente al centro del progetto, il che è molto strano è poco comprensibile.

Quando Allegri strigliò Rugani in conferenza: attriti mai risolti?

Fin da subito non è mai sembrato scorrere buon sangue tra Massimiliano Allegri e Daniele Rugani, infatti non appena il ragazzo è arrivato dall’Empoli tutti quanti erano entusiasti di aver acquistato un giocatore che era stato addirittura in grado di non farsi mai ammonire nella stagione precedente con i toscani.

Il tecnico però smorzò immediatamente l’euforia iniziale, considerando questo dato tutt’altro che positivo per un difensore, in quanto quest’ultimo avrebbe dovuto sempre dimostrare grande grinta e voglia di anticipare l’avversario.

Le opportunità per Rugani sono sempre state con il contagocce, inizialmente dovuto alla presenza di mostri sacri come Andrea Barzagli, Giorgio Chiellini e Leonardo Bonucci, poi per una serie di prestazioni spesso deludenti.

Stiamo parlando di un giocatore che però è ancora sotto i 30 anni, dunque per un difensore la carriera è ancora assolutamente lunga e ci saranno le occasioni per lui di migliorarsi, ma è fondamentale che possa finalmente avere quella visibilità che richiede da tantissimo tempo, con i dati che alla fine lo hanno sempre premiato per costanza e serietà.

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