Il sostituto di Allegri potrebbe venire dalla Francia. A livello di approccio alle partite ci si trova su livelli simili: ecco perché.
Allegri a Torino potrebbe ufficialmente aver fatto il suo tempo. L’allenatore toscano si trova infatti ad un punto della sua carriera in cui dovrebbe rivedere totalmente le sue priorità. E per farlo occorre di conseguenza che si metta in discussione.
Cosa che raramente è avvenuta. Il suo essersi fossilizzato su concetti tattici ormai superati potrebbe essersi rivoltato contro di lui. Cosa che ha dato parecchio da pensare alla società. La quale sta cercando attivamente un sostituto.
Il nome in questione potrebbe essere l’equivalente perfetto del tecnico ex Milan e Cagliari. Attualmente il suo potenziale sostituto è disoccupato. Non allena alcuna squadra e in Europa il suo nome fa eco in maniera evidente.
Numerose fonti sembrano confermare quanto questo nome sia in voga. A Torino tutti i tifosi sono in fermento. Si stanno preparando a dare il benvenuto a sua maestà Zidenine Zidane, con un passato calcistico di rilievo proprio in bianconero.
L’allenatore può vantare infatti di un palmarès davvero ricco con i Blancos. Tre Champions League vinte e numerose soddisfazioni in terra di Spagna sono un biglietto da visita più che convincente. Bisognerà vedere se riuscirà a replicare quanto fatto.
Di lui in ogni caso si era già parlato ampiamente in passato. La suggestione tuttavia è tornata a farsi viva dopo l’ennesima batosta. Il fatto che abbiano un approccio differente alle partite significa essenzialmente che potrebbe essere lui il sostituto ideale.
Nel prossimo paragrafo si potrà vedere le eventuali differenze che intercorrono tra i due. Ovviamente con un focus molto più orientato sul profilo del francese.
Zidane al posto di Allegri? Ecco perché è possibile
Zidane al posto di Allegri potrebbe essere un’idea particolarmente interessante. Le sue capacità di gestione inevitabilmente lo equiparano al tecnico toscano. Il motivo è essenzialmente la somiglianza che hanno i due come approccio alle partite.
Nella fase di possesso le squadre allenate dal francese riescono a non dare mai alcun punto di riferimento. Cosa che per gli avversari diventa di conseguenza impossibile da leggere. E di conseguenza anche da prevedere.
Il calcio italiano potrebbe sicuramente dare modo a Zizou di lavorare bene. I ritmi sono sostenuti ma non soffermati, e la tattica perlopiù difensiva è un concetto che ancora oggi prevale con una certa resistenza.
Bisognerà capire se un affare del genere si possa concretizzare o meno.