Tutti parlano di Bellingham, ma non la Juve. I bianconeri hanno due giocatori molto più forti e capaci di lui: ecco chi sono.
Tutti parlano di Bellingham. I tifosi della Juve lo vorrebbero a Torino, ma ad oggi è pura utopia. Il giocatore è ricercato dalla maggior parte dei club europei, e la concorrenza per lui è veramente ostica.
Nonostante questo una buona notizia c’è eccome. Il giocatore infatti potrebbe essere rimpiazzato da due autentici talenti. I due sono ovviamente già di proprietà dei bianconeri, cosa che eventualmente andrebbe a facilitare suddette operazioni.
Sopperire alla mancanza di un giocatore del genere nella propria squadra è difficile. Se non impossibile. Eppure la Juve sembra una delle poche squadre capaci di fare ciò. I bianconeri tempo fa avevano un piano ad hoc per lui. Ma non sembra siano giunte novità.
Club come il Real Madrid in termini di concorrenza sono ad oggi troppo difficili da scalfire. Dunque è bene cercare delle soluzioni alternative. Per quanto sia possibile chiaramente. Talenti del genere sono inimitabili per capacità e relativo valore.
Il giovane di proprietà del Borussia Dortmund ad oggi è una delle realtà calcistiche più interessanti in circolazione. Privarsi di questo status sarebbe folle. Salvo offerte dichiarate irrinunciabili. Cosa che i bianconeri non potrebbero portare avanti per ovvi motivi.
Di recente riguardo il giocatore si è espresso Roberto Mancini, attuale CT dell’Italia. I suoi pareri sul calcio italiano sono solitamente molto fiduciosi. Traspare in effetti molta positività da ciò che professa. Dopotutto chi meglio di lui può esprimersi in certi toni.
Ha parlato inoltre di due giocatori nello specifico. Si tratta di due giovani promesse di cui i bianconeri sono molto orgogliosi. Riferendosi sia alla squadra e alla società che ai loro rispettivi tifosi.
Avere due elementi così a disposizione è effettivamente un grande onore.
Fagioli e Miretti come Bellingham? Anche meglio!
A detta di Mancini in Italia ci sono 4 o 5 Bellingham. Ed è qui che tutti leggono il palese riferimento al duo di baby fenomeni di proprietà dei bianconeri. Effettivamente è proprio di loro che si potrebbe parlare.
Le parole dell’allenatore ovviamente sono da contestualizzare. Si tratta infatti di un esempio per parlare di due giovani di punta. E che in quanto tali vanno fatti giocare, impiegandoli dunque con un minutaggio sempre più corposo.
Tutto deve però partire dagli allenatori. Poi dai rispettivi club. Cosa che all’estero avviene sistematicamente. In Italia invece c’è ancora tanto da imparare sotto questo preciso aspetto.