Si è ufficialmente chiusa l’era Agnelli alla Juventus; un periodo decisamente importante dove, però, resta un grandissimo rimpianto.
Il terremoto che ha colpito la Juventus, con le dimissioni dell’intero CDA, ha caratterizzato senza dubbio la stagione dei bianconeri. Oltre al campo, infatti, bisognava pensare ad un’altra “partita” che può dire molto del futuro del club. La speranza dei tifosi è che questo nuovo ciclo possa portare i bianconeri ad aprire un nuovo ciclo.
La Juventus, dunque, saluta definitivamente l’era Agnelli pronta ad abbracciare un futuro che deve essere roseo considerando le ambizioni, sempre importanti, dei bianconeri. Oltre all’ormai ex presidente, ha salutato anche Nedved; la fine, come abbiamo detto, di una vera e propria era.
Agnelli lascia un periodo ricco di successi, un periodo dove la sua squadra ha dominato in Italia per diversi anni senza un vero e proprio competitor; i bianconeri sono stati il club capace di battere record su record.
Nell’era di Agnelli, però, resta vivo anche un grande rimpianto; all’interno del suo lungo mandato bianconero, infatti, esiste il rammarico di non essere riuscito a conquistare la Champions League. Sono ben due le finali disputate dalla Juventus senza, però, salire sul tetto d’Europa; sembra essere questo il grande rimpianto dell’era Agnelli.
Juventus e le due finali perse: Barcellona e Real superiori
I bianconeri, per anni, hanno dominato incontratati il campionato italiano; per ben due volte sono anche andati vicino a vincere la Champions League. Il problema è stato incontrare due squadre, Barcellona e Real Madrid nettamente più forti sotto tutti i punti di vista.
Iniziamo dalla gara con i blaugrana; Suarez e compagni partirono forte trovando subito il gol del vantaggio. La Juve, però, dimostrò grande tenuta mentale non uscendo mai dalla partita e trovando anche il gol del pareggio con Morata. Alla fine vinse il Barcellona grazie ad un reparto offensivo tra i più forti degli ultimi anni.
Passiamo, ora, alla finale con il Real Madrid; anche in questo caso, i bianconeri iniziarono andando sotto nel punteggio. La speranza venne riaccesa da Mandzukic grazie ad un gol strepitoso.
La Juventus ha provato a sfruttare le occasioni avute a disposizione ma il Real Madrid, come detto in precedenza, era nettamente superiore; il club spagnolo alzò i ritmi nella ripresa trovando tre gol per un quattro a uno finale decisamente troppo pesante per quanto mostrato nell’arco dei novanta minuti.
All’interno di un periodo ricco di successi, dunque, Agnelli lascia con un grande rimpianto; quello di non aver riportato la Juventus sul tetto d’Europa.