Rinvenuta la documentazione relativa all’accordo tra il fuoriclasse portoghese, oggi in Arabia, e la Juventus: vi spieghiamo cos’è.
L’inchiesta Prisma procede spedita e la Juventus continua a tremare. L’ultimo giorno di presidenza di Agnelli e, di seguito, il primo di Ferrero, sono coincisi con il ritorno in auge delle conclamate carte segrete relative a Ronaldo e ai problemi ad esse legate.
Nelle scorse settimane, infatti, quest’argomento aveva praticamente monopolizzato programmi, telegiornali e quotidiani a tema sportivo e calcistico. Ma in cosa consisterebbero queste fantomatiche “carte segrete” riguardanti Cristiano Ronaldo?
Già in un primo momento, si era vociferato come la questione riguardasse una fetta -importante- dello stipendio del portoghese, che a Torino percepiva circa 30 milioni di euro netti l’anno.
A quanto pare, nel 2021 CR7 avrebbe rinunciato ad una somma di quasi 20 milioni di euro lordi -poco più di 10 netti, dunque-, dando respiro alle casse bianconere. Il vero problema, ora come allora, è che la Juventus ha scritturato una sorta di “rimborso” entro una precisa data, senza però avvisare alcun azionista né mettendo agli atti di prim’ordine la questione.
Partiamo da un presupposto che deve essere ben chiaro: il processo nei confronti della Juventus in merito all’inchiesta Prisma, che vedrà come principale capo d’accusa proprio la questione legata allo stipendio di Ronaldo, è ancora tutto da svolgere. Nessuno, dunque, sta tirando le somme per una situazione a dir poco delicata e che sarà oggetto di discussione nelle sedi consone.
Detto ciò, come riportato -con immagini in esclusiva- dal Corriere della Sera, è spuntato un documento che parla di un “Accordo Premio Integrativo”. Non si conoscono i parametri per il quale Ronaldo ne avrebbe beneficiato, ma viene messo nero su bianca dalla stessa Juventus che il portoghese avrebbe goduto di tale premio entro il 31/07/2021.
Probabilmente, come si era ipotizzato nelle scorse settimane, Cristiano Ronaldo sarebbe stato “rimborsato” di quei 20 milioni lordi in tre esercizi, se fosse stato un tesserato della Juventus almeno fino a luglio 2021. Tant’è che il portoghese, quell’estate, si trasferì a Manchester solo a fine agosto.
Quindi, è legale l’accordo stipulato tra le parti? Certo, il problema sussiste su un altro fronte: la Juventus è una società quotata in borsa, e la cifra risparmiata sull’ingaggio di Ronaldo non è altro che una mossa fatta per dare respiro al bilancio che si era chiuso a giugno 2021.
Inoltre, il vero scoglio in questo caso è la mancata comunicazione dell’accordo agli azionisti: essendo, ripetiamo, quotata in borsa, la Juventus non poteva certo agire nell’ombra per una questione simile. E nella documentazione, più che palesare questa mossa a tutti, viene maldestramente tentato di rifilare il tutto alle “Altre Scritture”.
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