Max Allegri e Gigi Maifredi sembrano avere un destino simile e intrecciato che non ha portato troppa fortuna a nessuno dei due tecnici.
Avrebbe dovuto essere la partita in grado di cambiare le sorti della stagione della Juventus, l’occasione da non sbagliare e portarsi così a soli quattro punti dal Napoli, ma il crollo di Madama al Maradona è di quelli che non possono essere ignorati.
I bianconeri sono stati letteralmente umiliati dal Napoli, con Massimiliano Allegri che di sicuro deve fare mea culpa per una gestione della partita ben lontana da quelle delle otto vittorie consecutive.
In questo modo purtroppo il tecnico toscano ha potuto emulare un allenatore che nella storia della Juventus ci è entrato dalla parte sbagliata, con Gigi Maifredi che a Torino è ricordato più per gli errori e per i fallimenti che per i successi.
L’entusiasmo era alle stelle quando la dirigenza juventina decise di cambiare completamene guida tecnica nel 1990 e prelevò dal Bologna il tecnico del bel gioco e del divertimento, quel Gigi Maifredi che aveva fatto grandi cose con i felsinei.
La vittoria della Coppa Italia nel 1990 diede così l’opportunità alla Vecchia Signora di poter giocare la Supercoppa Italiana in casa dei campioni d’Italia del Napoli, ma al San Paolo fu un massacro.
La partita è sembrata davvero essere la fotocopia di quella di venerdì sera, con gli Azzurri che hanno fatto il bello e il cattivo tempo per tutti i novanta minuti, portandosi sul 2-0 dopo soli venti minuti con le reti di Silenzi e del fenomenale Careca.
Anche quella volta fu il miglior giocatore dei bianconeri a riaprire la partita, perché se di recente è toccato ad Angel Di Maria accorciare le distanze, allora fu Roberto Baggio a segnare il 2-1 che riaccese le speranze.
Napoli Juventus 5-1 come nel 1990: Allegri affonda in stile Maifredi
Se nell’ultimo Napoli-Juventus si è dovuto aspettare però il secondo tempo per assistere alla debacle della Signora, con le tre reti che hanno permesso di arrotondare il risultato sul 5-1, nel 1990 si dovette attendere solamente la fine del primo tempo.
Cinque minuti dopo il gol del Divin Codino infatti fu Massimo Crippa a trafiggere Tacconi e solo un minuto dopo fu la rete di Silenzi a mandare le squadre nello spogliatoio già sul 4-1.
Careca però non voleva sfigurare di fronte al nuovo acquisto dal Torino e allora ecco che al 71′ segnò il definitivo 5-1 che permise così al Napoli di vincere per la prima volta nella sua storia la Supercoppa Italiana, l’ultimo trofeo alzato al cielo da Diego Armando Maradona all’ombra del Vesuvio.
Quella sconfitta fu all’inizio della stagione e fu solamente il segnale di un disastro annunciato, con la Juventus che non riuscì nemmeno a qualificarsi per le Coppe europee l’anno seguente e con Maifredi che venne logicamente esonerato, diventando uno dei peggiori tecnici di sempre a Torino.
Massimiliano Allegri ora deve stare attento a non cadere nello stesso tranello, perché il precedente 5-1 della Signora al San Paolo ha avuto un esito per il suo tecnico davvero da pelle d’oca.