Il passaggio di Cristiano Ronaldo all’Al Nassr ha fatto molto discutere, ma qualcuno in passato ha avuto la forza di dire no agli sceicchi.
Nessuno avrebbe mai potuto immaginare che un fenomeno come Cristiano Ronaldo sarebbe stato costretto a giocare il Mondiale come uno svincolato qualunque e infatti durante la competizione iridata doveva anche cercarsi una nuova squadra di club.
Le offerte sicuramente in Europa non sono mancate, ma nessuna poteva vagamente avvicinarsi a quella messa sul piatto dai sauditi dell’Al Nassr, una squadra che ha visto realizzare un vero e proprio sogni per i suoi tifosi.
Si tratta senza dubbio del più grande colpo nella storia del calcio mediorientale, perché sebbene non sia più di primo pelo, Cristiano Ronaldo è ancora un fenomeno assoluto, ma CR7 ha preso una decisione ben diversa rispetto a un altro grande portoghese.
Stiamo parlando di Luis Figo, con il Pallone d’oro del 2000 che nel 2007 sembrava davvero essere a un passo dall’Al Ittihad, squadra da sempre rivale dell’Al Nassr.
Il lusitano allora giocava ancora in Italia con la maglia dell’Inter e vestiva il nerazzurro da solo un anno e mezzo quando il gennaio del 2007 venne scosso dalla clamorosa offerta arrivata nella sede di Massimo Moratti.
Le cifre sul contratto era molto inferiori rispetto a quelle odierne, ma per un giocatore di 34 anni i 4,5 milioni messi davanti al portoghese sembravano essere una cifra irrinunciabile, con alcune foto che erano già state scattate con Figo con la maglia giallonera numero sette.
Ci fu però il grande amore del popolo interista a far cambiare idea a Luis che venne sommerso di applausi e del coro che divenne un tormentone per tutta la seconda parte di quella stagione “Figo resta a Milano“.
Alla fine dunque vinse l’amore per la maglia, con Figo che da quel momento capì che sarebbe rimasto per sempre una bandiera e un simbolo dell’Inter, nonostante fosse arrivato ormai a fine carriera.
Non è un caso infatti che il portoghese abbia deciso di continuare la sua avventura nella città meneghina anche una volta terminata la propria carriera entrando a far parte della dirigenza, scelta che potrebbe compiere anche un mito della Juventus.
Non si dica però che il fatto che Ronaldo abbia accettato l’Al Nassr sia un segno del cambiamento dei tempi, perché prima di Figo giocatori del calibro di Stoichkov, Batistuta o Guardiola decisero di prendere la direzione del Medio Oriente.
Si è trattata però di una bellissima scelta di cuore, una di quelle che si vede sempre più raramente e che ha permesso a Luis di farsi notare non soltanto come un fenomeno con il pallone tra i piedi, ma anche per essere un uomo di sani valori e che in tutto quello che fa ci mette cuore e passione.
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