Kean è l’uomo d’oro della Juventus: il dato non mente, fa paura

Moise Kean ha subito continuamente critiche una volta tornato alla Juventus la scorsa estate, ma in realtà i dati sono tutti dalla sua parte.

Molte volte i giocatori vengono valutati non tanto per le loro prestazioni in campo, ma in base a quanto sono stati pagati e questo rischia in tante circostanze di distogliere l’attenzione sul reale valore del giocatore.

Alla fine di questa stagione la Juventus dovrà così pagare in totale 30 milioni di euro per riscattare definitivamente il ragazzo dall’Everton, una cifra che in molti considerano eccessiva ma solo perché non hanno tenuto conto di un dettaglio.

Moise Kean
Ansa Foto

Infatti se andiamo ad analizzare nello specifico la capacità realizzativa degli attaccanti della Juventus in questa prima parte di stagione, valutando non soltanto le reti realizzate ma anche i minuti giocati, notiamo come l’attaccante italiano sia il migliore di tutti.

Inoltre bisogna anche tenere in considerazione il fatto che il numero di gol realizzati è lo stesso di quelli di Arkadiusz Milik, con il polacco che invece viene costantemente osannato dal popolo bianconero, probabilmente perché è stato acquistato in prestito al Marsiglia per pochi spiccioli.

In questa prima parte di stagione Kean ha giocato davvero pochissimo, infatti la sua media è di soli 38 minuti a partita, ma le quattro reti realizzate lo portano ad avere uno straordinario score di un gol ogni 123 minuti, poco meno di un tempo e mezzo.

Kean batte Vlahovic e Milik: ora vuole giocare

L’Italia è una nazione meravigliosa e ricca di bellezze, ma il suo popolo tende sempre a screditare i propri talenti e così si finisce per criticare aspramente Kean e ritenerlo un giocatore inadatto per le grandi squadre pur avendo una media gol eccellente, tanto è vero che rischia la cessione.

Rispetto a Vlahovic infatti segna con 19 minuti di anticipo, infatti il serbo in questa Serie A ha una media reti di un gol ogni 142 minuti, leggermente al di sopra rispetto al tempo e mezzo.

Ancora peggiore è quella che invece vede come protagonista Milik, con il polacco che addirittura segna un gol esattamente ogni due partite, con la media che è infatti di una rete ogni 180 minuti.

Anche calcolando Di Maria come attaccante i numeri non migliorano, anzi il Fideo ha segnato solo con il Sassuolo e dunque ha segnato una rete in tutti i suoi 245 minuti giocatori con i bianconeri.

Prima di criticare aspramente un giocatore di soli 22 anni forse bisognerebbe in qualche modo cercare di analizzare più nel dettaglio i fatti e non farsi solamente guidare dalla pancia e dalle sensazioni perché il ragazzo ha le potenzialità per diventare un punto fermo nel futuro di Madama.

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