La Juve si è resa conto soltanto a posteriori di aver scaricato un campione del mondo. Il motivo, tuttavia, è stato più che sensato.
La Juve ha scaricato un campione del mondo. I Mondiali in Qatar vinti dall’Argentina in alcuni casi sono stati delle piacevoli conferme. In altrettanti casi sono stati invece un grande rimpianto.
La situazione dei bianconeri potrebbe essere proprio questo. Un autentico gioiellino divenuto poi campione del mondo, che purtroppo non è stato gestito bene dagli addetti ai lavori. O per meglio dire, non è stato gestito come si sarebbe dovuto fare.
Questa è una croce che numerose squadre si devono portare dietro. Ma quando questo succede in casa propria, diventa un danno a cui è molto difficile porre rimedio. La squadra di Allegri ha la fortuna di avere numerosi campioni del mondo in rosa.
Attualmente ci sono infatti Paredes e Di Maria, due giocatori fondamentali all’interno del progetto. Altri nomi potrebbero indubbiamente fare comodo, ma non fanno più parte della realtà della squadra.
A proposito del Mondiale, la Juve detiene un altro record glorioso. Essendo sempre stata una squadra autrice di numerosi record questa cosa non stupisce. Tuttavia, questo è un evento a tutti gli effetti irripetibile.
Oltre al record di vittorie consecutive, i bianconeri detengono anche un altro titolo. Sono infatti il club che può vantare il maggior numero di campioni mondiali. Sono in possesso infatti di 27 giocatori.
Davvero una cifra sorprendente, che dimostra la loro grandezza in tutto e per tutto. Non tutti sanno però che il numero in questione sarebbe potuto essere addirittura maggiore. Ecco perché.
Juve, altro campione del mondo nascosto: ecco chi è
Alla sua corte la Juve avrebbe potuto vantarsi di un altro campione mondiale. Si tratta infatti del giovane difensore Cristian Romero, laureatosi campione del mondo con la sua Argentina nel 2022.
Precedentemente di proprietà dei bianconeri, dopo un giro di prestiti è stato successivamente ceduto al Tottenham. Il motivo della sua prima cessione ha comunque senso di esistere, e c’è poco da sindacare a riguardo.
Con una concorrenza del genere, il centrale argentino difficilmente avrebbe trovato un impiego in campo. Risulta comunque un’operazione che ha dato da pensare a numerosi tifosi.