Alisson alla Juve? Il retroscena fa masticare amaro ai tifosi

Ad oggi la Juve si coccola il suo Szczesny. Tuttavia, quando i tifosi hanno letto il nome di “Alisson” non hanno capito più nulla.

Col mancato arrivo di Alisson, la Juve si è sempre affidata alla figura di Szczesny negli ultimi anni. E in effetti, questa è una scelta che spesso e volentieri si è rivelata vincente. L’estremo difensore polacco ha sempre tenuto a galla la squadra.

Alisson Becker
Ansa Foto

Anche quando le cose andavano male. E questa, per un portiere al top della sua maturazione, non è una cosa scontata. Anzi, a tutti gli effetti risulta una rarità. Tuttavia la vicenda è un’altra. Il titolare poteva essere un altro. Un nome ben più altisonante, ma che col senno di poi nessuno rimpiange.

Leggendo le righe sopra, si può intuire come il nome di cui si sta parlando avrebbe fatto effettivamente molto comodo ai bianconeri. Si tratta infatti dell’attuale portiere del Liverpool.

Con un trascorso in Italia, sponda giallorossa, il giocatore sarebbe piaciuto molto ai bianconeri. Agile, dotato di ottimi riflessi e di un piazzamento tra i pali davvero raro da trovare altrove. Insomma, un vero e proprio top player.

Cosa più importante, è molto abile con i piedi. Nel calcio moderno questo è un requisito sempre più indispensabile. Dunque, i portieri con certe qualità avranno sempre vita facile in ottica di impiego.

Non si può dire lo stesso per i giocatori di movimento, dove il discorso è ben più ampio. Ad ogni modo, uno come il titolare dei verdeoro avrà sempre spazio in qualsiasi top club. Sfortunatamente non è di lui che si sta parlando.

Tralasciando l’effettiva permanenza di Szczesny, non è del portiere del Brasile che si sta parlando. Bensì, di un altro Alisson. Un suo omonimo. Il cui nome si scrive tra l’altro in maniera diversa.

Si tratta infatti di Malcolm Allison, ex giocatore ed ex allenatore inglese.

Alisson? Altro che portiere: si tratta di un omonimo!

Sfortunatamente per i tifosi, non si parla di Alisson Becker. Bensì di Malcolm Allison. Con una Juve in forma decisamente poco smagliante, la suggestione del periodo fu proprio quella dell’iconico allenatore inglese.

Si parla dell’annata del 1968. Dunque, con un contesto totalmente diverso. L’allora allenatore Heriberto Herrera non stava rendendo come sperato. Malgrado le tante soddisfazioni, la squadra poteva e doveva fare di più.

Non è un caso il fatto che un anno dopo, nel 1969, sia giunto il suo esonero. Così, l’allenatore inglese avrebbe potuto sostituirlo.

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