Golpe alla Juventus? La bomba: il colpo di stato avrebbe un solo colpevole

Dietro le dimissioni dell’intero CdA della Juventus ci sarebbe qualcuno volenteroso di spodestare Andrea Agnelli.

Elkann, Nedved & Agnelli
LaPresse

La situazione in casa Juventus comincia a delinearsi. Ancora presto per trarre delle conclusioni, per carità, ma dopo il terremoto dei giorni scorsi segnato dalle dimissioni del Consiglio d’Amministrazione, forse si intravedono le prime responsabilità.

Ricordiamo che, a quanto parrebbe, dietro tutto il caos delineatosi ci sarebbe l’inchiesta Prisma, iniziata nel maggio del 2021, che ha posto sotto la lente d’ingrandimento della procura le plusvalenze e gli stipendi dei bianconeri nel triennio 2018-2021.

Moncalvo lancia la bomba a TvPlay: “Dimissioni volute da Elkann”

Intervenuto nella diretta Twitch del canale TvPlay, lo scrittore e giornalista settantaduenne Gigi Moncalvo ha provato a far chiarezza sulla questione che sta tenendo col fiato sospeso i tifosi bianconeri ed ha attirato le attenzioni di tutto il mondo.

“Dietro le dimissioni di Agnelli c’è l’impronta di John Elkann. È stato un golpe, portato avanti per lui da quattro donne: la Heywood, managing director in Exor, e poi la Marilungo, la Hughes e la Venier, membri del CdA“.

Gigi Moncalvo a TvPlay
Twitch TvPlay

Lo scrittore ha poi continuato, mettendo in mezzo anche l’ex vicepresidente bianconero, Pavel Nedved: “Agnelli ha capito subito come non fosse giornata e si è ritrovato contro 6 voti di sfiducia e due e mezzo a favore, tra cui quello del ceco, sempre tentennante. E così, tutti a casa”.

Adesso cosa succede?

A precisa domanda, Moncalvo ha poi parlato genericamente della Juventus che nascerà: “La società adesso è in mano a ragionieri e fiscalisti, gente che ha poco a che fare col mondo del calcio. Però sarà interessante vedere quale sarà il futuro di Allegri, che tre anni e mezzo fa andò via perché voleva una scrivania”.

Per il giornalista, infatti, la volontà di Allegri all’epoca del primo addio era quella di un ruolo alla Ferguson, che comprendesse la panchina d’allenatore e la posizione di general  manager: con la nuova proprietà, potrebbe anche arrivare ora questa promozione.

Alessandro Del PieroMoncalvo si è espresso anche sul Pinturicchio: “Ferrero -il nuovo presidente- non vuole altri stipendi e pur essendo una leggenda, Alex non verrebbe certo gratis”.

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