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I calciatori come in Flashdance: i balletti più improponibili nelle esultanze

I calciatori si sono sempre distinti per esultanze particolari, ma certi balletti sicuramente hanno saputo entrare nel mito e nella leggenda.

Purtroppo è arrivata la notizia della morte di Irene Cara, una delle grandi attrici protagoniste di uno storico film del 1983, ovvero quel Flashdance che ha saputo emozionare intere generazioni.

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Stiamo parlando di uno dei grandi capolavori della cinematografia statunitense, per questo motivo oggi vogliamo cercare di fare nel nostro piccolo un piccolo omaggio a quella donna straordinaria che ormai non c’è più, andando a rivedere i balletti dei vari calciatori.

Possiamo dire con certezza che le esultanze siano una vera e propria novità nel mondo del calcio, basti vedere infatti come fino agli anni 80 la maggior parte dei giocatori si limitasse al più a un saltello e a un pugno alzato al cielo per festeggiare la rete.

Oggi invece tutto quanto è cambiato, infatti in certe circostanze assistiamo a delle vere e proprie coreografie per poter dimostrare la propria felicità, con qualcuno che critica il fatto della mancata spontaneità.

È giunto però il momento di tornare indietro con la memoria e cercare di rivivere assieme alcune esultanze che sono entrate nella storia, con dei balletti davvero incredibili.

Juary e la bandierina: il primo balletto in Italia

Il primo che rivoluzionò completamente il concetto di esultanza in Italia fu il brasiliano Juary, un ragazzo estremamente veloce e tecnico che però nel Belpaese venne ricordato maggiormente per i suoi festeggiamenti.

A ogni suo gol infatti il sudamericano decideva di correre verso la bandierina e iniziare a girare attorno a essa con dei piccolissimi saltellini e con il braccio destro alzato al cielo, una sorta di rito propiziatorio per ogni sua rete.

In Italia è stato sicuramente l’Avellino a beneficiare maggiormente dei suoi balletti, in totale 13 in due stagioni, mentre nelle tre successive con Inter, Ascoli e Cremonese ne realizzò solamente 7.

Il balletto più famoso di Juary però sicuramente dobbiamo riportarlo al 1987, quando un suo gol con la maglia del Porto decise la finale di Coppa dei Campioni contro il Bayern Monaco, dunque possiamo dire che effettivamente portò molto bene.

Pogba e la Dab Dance: l’idolo dei ragazzi

Paul Pogba è tra i giocatori più significativi della storia recente del calcio internazionale, tornato alla Juventus questa estate, ma uno dei motivi per cui è riuscito ancora di più a entrare nella storia recente del football è sicuramente la sua esultanza.

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Nella maggior parte delle circostanze ogni qualvolta realizza una rete decide di esultare con il gesto della Dab, ovvero un piccolo balletto che è diventato di tendenza circa una decina di anni fa, dove la testa si abbassa verso l’avambraccio mentre l’altro braccio viene disteso in diagonale verso l’alto.

A creare questo gesto fu il rapper Migos nel 2015 e da allora Pogba esulta sempre così, anche se dobbiamo ricordare come già in passato adorasse piccoli balletti, con il suo preferito che era l’imitazione della guida di un gigantesco volante.

Amauri e il samba: tra Palermo e Juventus

Sono tanti i giocatori brasiliani che hanno giocato nel nostro campionato, con Amauri che è stato per diversi anni uno dei più apprezzati tanto da passare dal Palermo alla Juventus.

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In bianconero ha vissuto una prima stagione davvero molto positiva, prima di spegnersi incredibilmente diventando uno dei giocatori più bersagliati della tifoseria, ma nel primo anno il suo Samba attorno alla bandierina era davvero molto apprezzato.

La sua doppietta contro il Milan nel 2008 viene ancora oggi ricordata sia per la bellezza e la potenza delle sue realizzazioni che per quel balletto completamente bagnato dalla pioggia di Torino al termine delle sue realizzazioni.

Lo Stjarnan ne inventa di tutti i colori: via di valzer

Quando nel 2014 l’Inter di Walter Mazzarri venne sorteggiata nei preliminari di Europa League con gli islandesi dello Stjarnan, l’Italia intera conobbe questa strana squadra che esultava sempre con delle vere e proprie coreografie.

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Dalla pesca al bowling, ma siccome stiamo parlando di balletti ecco come la squadra biancoblu islandese decise anche di inscenare un romanticissimo valzer in chiave calcistica.

Ancora oggi sicuramente questa squadra viene ricordata maggiormente come la più intraprendente e innovativa in quanto a esultanze nella storia del calcio.

Griezmann e la Fornite al Mondiale: tutti lo guardano

Chiudiamo questa carrellata con un altro particolare balletto che abbiamo visto addirittura in occasione del Mondiale di Russia 2018, con il francese Antoine Griezmann come protagonista.

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La sua rete su rigore contro l’Argentina ha aiutato i transalpini a sconfiggere i sudamericani e qualificarsi ai quarti di finale, per questo motivo serviva una splendida esultanza per celebrare l’evento.

Giunto sulla bandierina Griezmann ha deciso di inscenare il balletto Fortnite, con la mano nelle parti intime e le gambe estremamente divaricate che iniziavano a ciondolare a destra e a sinistra, per le risate di tutto il pubblico internazionale.

 

 

di
Francesco Domenighini

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