Marcello Lippi è stato con tutta probabilità il più grande allenatore della storia della Juve, ma alla sua cena ha dimenticato qualcuno.
La stagione 1995-96 è stata probabilmente la più gloriosa di sempre nella storia della Juventus, con i bianconeri che hanno avuto l’opportunità di poter festeggiare finalmente la Champions League, a ben vedere per la prima volta nella loro storia.
Nelle statistiche sarà sempre la seconda volta che la Vecchia Signora in salita sul gradino più alto d’Europa, ma ovviamente non si poté festeggiare a dovere la finale del 1985, tristemente ricordata per la strage dell’Heysel.
Il grande artefice di quella meravigliosa cavalcata è stato indubbiamente Marcello Lippi, con l’allenatore bianconero che ha saputo realizzare un sogno a occhi aperti per la Vecchia Signora.
Ovviamente tutti coloro che hanno il bianconero nel cuore ricorderanno per sempre quella partita leggendaria contro l’Ajax nel 1996, un giorno che ancora oggi risulta immortale nella storia.
Per questo motivo tantissimi degli eroi di quella finale, senza poi dimenticare molti altri grandi campioni bianconeri, hanno deciso di ritrovarsi tutti a Viareggio a casa del loro condottiero, per poter fare una splendida sorpresa al tecnico.
Qualcuno dice che addirittura fosse stata completamente improvvisata, con i grandi campioni che hanno così permesso al tecnico toscano di poter rimanere davvero entusiasta.
I campioni di sicuro non mancavano, basta vedere certi nomi, con alcuni grandi eroi della sfida contro gli olandesi, partendo proprio da colui che aveva sbloccato la partita con un gol favoloso ovvero Fabrizio Ravanelli.
Indimenticabile anche Ciro Ferrara, con il difensore che segnò una rete durante la lotteria dei rigori, con la stessa sorte che capitò anche a Gianluca Pessotto.
Indimenticabili anche alcuni giocatori come Antonio Conte, leader e simbolo di quella squadra, Angelo Di Livio, probabilmente la persona più contenta in tutto lo Stadio Olimpico al fischio finale, un Moreno Torricelli decisivo sulla fascia come splendido gregario e ovviamente l’eroe della serata: Angelo Peruzzi.
Il portiere romano riuscì addirittura a parare ben due calci di rigore della lotteria finale, riuscendo così a entrare sempre di più nel mito assoluto bianconero.
Oltre a questi è stato anche invitato Michelangelo Rampulla, il portiere di riserva di Peruzzi di quella straordinaria squadra, dunque in totale sono addirittura otto coloro che hanno preso parte sia alla finale che alla cena, per questo motivo sorprende davvero un’assenza.
Del Piero non c’è alla cena di Lippi: cosa succede?
Ovviamente non potevano essere chiamati alla cena i due giocatori stranieri di quella serata, ovvero il portoghese Paulo Sousa e logicamente il centrocampista di Didier Deschamps, attualmente impegnato al Mondiale con la sua Francia.
Queste assenze chiaramente sono passate in sordina e sono state ampiamente giustificate, ma ciò che ha lasciato tutti quanti e stupefatti è stata l’assenza di Alessandro Del Piero.
Pinturicchio infatti rientra in quella lista di soli tre giocatori italiani che erano in campo nella finale di Roma del 1996 e non sono stati chiamati alla cena con Lippi.
Oltre a lui le assenze sono legate ai nomi di Gianluca Vialli, anche se la sua mancanza è più che giustificata dati i gravi problemi di salute che sta trascorrendo, e il difensore Pietro Vierchowod.
Come mai però è mancato Del Piero in questa cena che sembrava davvero una sorta di reunion dei grandi campioni che permisero alla Juventus di diventare grande nel 1996?
Inoltre ci sono stati anche altri che hanno partecipato a questa cena, per esempio giocatori come Alessio Tacchinardi, Paolo Montero e Alessandro Birindelli che sarebbero arrivati dalla stagione seguente, in più la presenza di Nicola Legrottaglie.
Qualche tifoso della Juventus infatti ha storto il naso di fronte a questa scena, perché tutti quanti sono ancora estremamente legati a un giocatore come Pinturicchio Alessandro Del Piero, probabilmente uno dei più grandi giocatori di sempre nella storia di Madama.
L’augurio massimo è che chiaramente si sia trattato di un imprevisto e che non ci sia stata così la possibilità di poter presenziare alla serata d’onore, perché sarebbe davvero molto triste un voluto allontanamento del grande Alex.
Tralasciando le polemiche comunque è davvero molto bello rivedere nella stessa tavolata così tanta storia bianconera.