Leonardo Bonucci e la Juventus: una storia fatta di tanto amore ma anche di diversi momenti bui, come questo.
Un’altra esclusione per capitan Leonardo Bonucci. Il trentacinquenne difensore bianconero, alla Continassa dall’estate del 2010, è diventato un vero e proprio caso, anche ora che la Juventus sembra essersi ripresa, al meglio, senza di lui.
Bonucci, che con i bianconeri ha vinto ben 8 Scudetti, 4 Coppe Italia e 4 Supercoppe italiane, è stato chiuso completamente da un pacchetto difensivo che ha trovato la sua quadra con Bremer inamovibile e poi, a rotazione, i vari Danilo, Rugani, Gatti e Alex Sandro -coi due terzini capaci di adattarsi nel terzetto proposto spesso da Allegri-.
È vero che l’età e i tanti problemi fisici lo rendono sicuramente uno dei calciatori a cui lo staff dà maggior riguardo quando si tratta di impiegarlo, com’è altrettanto vero che la risalita della Juventus e le sue migliori prestazioni sono arrivate quando Bonucci è rimasto in panchina, o tuttalpiù è entrato per una manciata di minuti.
Mancanza di rispetto verso uno dei perni della Juventus e della Nazionale di Mancini, con cui ha vinto un Europeo solo due estati fa? No, assolutamente. Bonucci sa perfettamente che in una stagione lunga e costretta in calendari abbondanti ci sarà nuovamente spazio per giocare, ma qualcuno vocifera ci possa essere dell’altro dietro le tante esclusioni del capitano.
La bomba riguarderebbe un’altra società della Serie A. Qualcuno dei più attenti ha subito notato che, palesando il palmarès di Bonucci, manca uno dei 9 Scudetti vinti consecutivamente dalla Juventus tra il 2012 e il 2020.
Il capitano bianconero, infatti, nell’estate del 2017, dopo aver rotto proprio con Allegri, venne messo alla porta: per lui diverse offerte dall’estero, ma la volontà di restare in Italia per la famiglia lo ha portato in uno degli acerrimi nemici della Vecchia Signora: il Milan.
Coi rossoneri un’annata da dimenticare: pagato ben 42 milioni di euro, accolto come salvatore della patria e subito adornato della fascia di capitano, Bonucci sprofondò assieme a tutta la rinnovata armata rossonera, dopo l’estate faraonica sul mercato (250 milioni di euro spesi).
Oggi, proprio quel Milan con cui ovviamente non si lasciò benissimo e a cui chiese la cessione ad un solo anno di distanza dal suo arrivo, è la squadra Campione d’Italia in carica e lotta per ripetersi in Serie A, oltre che per arrivare il più lontano possibile in Champions League.
La squadra che Bonucci probabilmente sognava al suo arrivo ha avuto bisogno di diversi anni di rodaggio, di qualche pesante cambiamento in campo e fuori e di una ventata d’aria fresca che lui, assieme ai tantissimi acquisti di quella estate, non riuscirono a portare a Milanello.
Supposizioni, e basta, perché come rimarcato più e più volte dallo stesso capitano bianconero, il ritorno alla Juventus è stata la miglior soluzione per tutti: Milan, Vecchia Signori e lo stesso Leonardo Bonucci.
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