Nonostante la sua parentesi all’Inter non ci sono dubbi sul fatto che Arturo Vidal sia stato tra i giocatori più amati alla Juventus.
Anche i peggiori tradimenti ogni tanto devono essere perdonati, con i tifosi della Juventus che hanno sempre avuto un grandissimo rapporto con il cileno Arturo Vidal e per questo motivo anche il suo passaggio all’Inter in qualche modo è stato perdonato, con il successo in questo weekend che sicuramente ha portato grande gioia a tutti i tifosi di Madama.
È bello poter essere riconoscenti a dei giocatori che hanno portato a grande onore rispetto alla Juventus, con i successi ottenuti nei nove anni consecutivi al vertice che non possono certo essere dimenticati.
Uno dei grandi protagonisti delle prime stagioni è stato il cileno Arturo Vidal, uno di quei giocatori che ha saputo dimostrare grande attaccamento ai colori bianconeri.
Ricordiamo infatti come lo Scudetto della stagione 2012-13, ovvero il secondo ottenuto dal campione sudamericano, è stata addirittura tatuato sulla sua pelle, con lui stesso che aveva sempre considerato il suo migliore miglior campionato.
Non si può però negare che il suo passaggio all’Inter nell’estate del 2020 sia stato un duro colpo da digerire per tutti i tifosi della Juventus, soprattutto perché vedevano in lui un vero e proprio guerriero bianconero.
Ora che il suo trascorso in nerazzurro è terminato, soprattutto con due anni non certo all’altezza di quelli con la Juventus, può tornare il sereno tra le parti e dunque è bello vedere come il cileno riesca ancora a essere decisivo.
Da quest’estate fa parte del Flamengo, una delle più importanti squadre brasiliane e sudamericane, con i rossoneri che avevano tutta l’intenzione di poter arrivare fino alla vittoria della Copa Libertadores.
La squadra di Rio de Janeiro nella serata di sabato 29 ottobre doveva vedersela nell’ultimo atto della più importante competizione sudamericana contro i connazionale dell’Atletico Paranaense in una gara che li vedeva assolutamente favoriti.
Vidal non era stato inserito tra i titolari della squadra, ma 20 minuti dalla fine ha potuto entrare al posto di Thiago Maia, in modo tale da poter diventare protagonista della vittoria della sua prima competizione continentale.
Gabriel Barbosa fa gioire Vidal: Flamengo campione
È bastato un gol alla fine del primo tempo dell’ex interista Gabriel Barbosa per dare l’opportunità al Flamengo e diventare campione del Sudamerica per la terza volta nella sua storia.
La partita sicuramente non è stata delle più emozionanti, con l’Atletico Paranaense che ha cercato in tutti i modi di portare la sfida ai tempi supplementari, ma il gol subito allo scadere della prima frazione di gioco ha chiuso praticamente la contesa.
In questo modo Vidal e il Flamengo riescono a migliorare sempre di più il loro conto in banca, infatti il trionfo in Copa Libertadores da così occasione di poter portare nelle case societarie ben 20 milioni di euro.
Ovviamente questo trionfo verrà suddiviso in parti uguali per tutta la squadra, dunque anche il cileno ha potuto avere l’occasione di diventare un giocatore importante per il successo dei carioca.
Vidal riesce così a distruggere finalmente quella che sembrava essere tutti gli effetti una maledizione, iniziata già nel 2006, quando da giovanissimo con il suo Colo Colo perse la finale di Copa Sudamericana contro i messicani del Pachuca.
Il suo sogno sarebbe stato sicuramente quello di poter vincere la Champions League, con la sua stagione con la Juventus nel 2014-15 che fu quella nella quale ci andò più vicino, perdendo la finale contro il Barcellona.
Con il Bayern Monaco poi disputò diverse volte la semifinale, stesso discorso con il Barcellona nella stagione 2018-19, ma alla fine ha dovuto tornare nel suo Sudamerica per poter riuscire a ottenere questo grande traguardo.
https://youtu.be/knYRh4EubI4
La carriera di Vidal ormai è giunta assolutamente la sua conclusione, infatti anche all’interno del Flamengo non ha avuto un ruolo da principale attore, ma nonostante questo può festeggiare nel miglior modo possibile un grande traguardo che gli mancava in carriera.