Che fine ha fatto Angelo Di Livio? Ormai tutti lo ascoltano gioiosi

Angelo Di Livio è stato uno dei punti di riferimento della Juve del passato, ma ancora oggi è bello vedere come abbia un ruolo importante.

Sono moltissimi i campioni che hanno vestito la maglia della Juventus, ma probabilmente ancora di più quei gregari che hanno permesso di rendere grandi i colori bianconeri, con Angelo Di Livio che è stato sicuramente uno dei migliori della categoria, tanto è vero che anche oggi è davvero molto amato nell’ambiente calcistico.

Angelo Di Livio
LaPresse

Poter giocare in Serie A e in Nazionale è il grande sogno di tutti coloro che fin da bambini iniziano a calciare un pallone, con Angelo Di Livio che probabilmente non è stato baciato dal talento assoluto, ma ha saputo con il duro lavoro costruirsi una splendida carriera.

L’esterno infatti è stato uno dei gregari maggiormente apprezzati della gestione di Marcello Lippi, con le sue prestazioni che gli hanno permesso anche di poter giocare addirittura due Mondiali e due Europei.

Il suo inizio fu davvero molto prematuro, tanto è vero che addirittura venne lanciato dalla sua Roma, prima di iniziare una serie di prestiti tra Reggiana e Nocerina, culminati con la definitiva cessione del Perugia nel 1987.

A quel punto sembrava impossibile per lui riuscire a portare avanti la sua carriera ad alti livelli, ma in realtà è stato eccezionale nei suoi quattro anni a Padova.

La squadra veneta inoltre In quegli anni era davvero molto vicina all’ambito Juventus, infatti Di Livio fu acquistato dai bianconeri praticamente assieme ad Alessandro Del Piero con i due che fecero la fortuna di Madama.

Assieme a Marcello Lippi nella stagione 1994-95, ovvero la sua seconda a Torino, divenne campione d’Italia e l’anno seguente riuscì addirittura a laurearsi campione d’Europa, con il suo ruolo di gregario di classe che lo premiò non poco.

A Torino vi rimase la bellezza di ben 6 anni, fino al 1999, anno in cui non riuscì a legare con Carlo Ancelotti e dunque venne venduto alla Fiorentina, dove rimase per altre 6 stagioni diventando un idolo a Firenze.

Di Livio tra Nazionale e commenti: ecco il cambio vita

Molti calciatori una volta che hanno appeso gli scarpini al chiodo decidono di prendere parte alla carriera da allenatore, o comunque far parte di vari staff tecnici.

Anche per Angelo Di Livio sembrava essere già scritto questo tipo di carriera, infatti nel 2006 inizio subito a far parte della guida tecnica del settore giovanile della Roma.

Vi rimase per due anni, prima di seguire il suo vate Marcello Lippi all’interno della sua seconda esperienza in Nazionale, con il ruolo di preparatore, ma anche lui venne fatto fuori dopo il disastro in Sudafrica.

Dopo la sua disastrosa apparizione nel Mondiale africano, da quel momento in poi decise di non prendere più parte a nessun tipo di collaborazione, né come allenatore nei settori giovanili né come aiuto tecnico.

Sicuramente la carriera da calciatore gliene ha dato l’opportunità di poter essere conosciuto davvero in tutta Italia, per questo motivo non ebbe assolutamente problemi a riciclarsi perfettamente con errori di opinionista.

Non è mai stato uno che si è legato direttamente a un’azienda, infatti al giorno d’oggi lavora tutti gli effetti come un freelancer, dando il proprio punto di vista alle più importanti società televisiva italiane.

La sua passione per il calcio lo ha portato inoltre anche a far parte di diverse reti private romane, infatti Angelo Di Livio ancora oggi è assolutamente davvero molto apprezzato per la sua competenza e il grande amore per il calcio.

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