Allegri ha guarito la Juventus? I segreti (oscuri) dietro la vittoria con l’Empoli

Finalmente si è vista una bella Juventus; contro l’Empoli è stata, probabilmente, la miglior prestazione da parte dei ragazzi di Allegri.

Dopo il successo contro il Torino, alla Juventus era chiesta continuità; fino alla sosta per il mondiale, infatti, i bianconeri devono conquistare il maggior numero di punti possibili in modo da recuperare (o quantomeno provare a farlo) il terreno perso nella prima parte di stagione. Contro l’Empoli, nonostante i soliti infortunati, i ragazzi di Allegri hanno disputato molto probabilmente la loro miglior partita per intensità, ritmo, aggressività e proposta di gioco. Se il primo tempo ha avuto qualche imperfezione, nella ripresa i bianconeri hanno dominato e hanno conquistato tre punti fondamentali.

Allegri
Ansafoto

Abbiamo detto come, nella prima parte di stagione, Allegri sia stato criticato per diversi motivi, la proposta di gioco e una squadra che faticava ad avere una precisa identità. Dopo gli ultimi centottanta minuti, però, bisogna anche dare i meriti al tecnico per come ha cambiato la squadra con una serie di mosse decisamente importanti.

Partiamo dal modulo con Allegri che, nelle ultime due partite, ha messo in campo la squadra con il 3-5-2; un sistema grazie al quale i bianconeri hanno maggior protezione dal punto di vista difensivo (zero gol subiti tra Torino ed Empoli) e possono sfruttare al meglio le qualità di alcuni elementi come, ad esempio, i terzini.

Proprio sugli esterni stiamo vedendo due come Kostic e Cuadrado che stanno disputando ottime prestazioni e, grazie a questo sistema di gioco, i due riescono ad essere sia decisivi dal punto di vista offensivo sia per quanto riguarda il discorso difensivo. Allegri, però, ha soprattutto cambiato a livello di giocatori dando una scossa ad una squadra che, nella prima parte di stagione, era stata troppo piatta.

Allegri e la principale novità: così è rinata la Juventus

Abbiamo detto di come la Juventus, nelle ultime uscite, sia scesa in campo con il 3-5-2; un sistema che ha portato delle novità per quanto riguarda l’undici titolare. Partiamo dalla difesa dove Danilo è stato utilizzato nel pacchetto arretrato; la sensazione è che il brasiliano sia, ormai, considerato più come centrale che come terzino. In mezzo al campo, invece sono due le novità: Locatelli nella posizione di regista, con il compito di far girare la squadra, e McKennie mezzala, ruolo dove può sfruttare le sue abilità di inserimento.

Per quanto riguarda la fase offensiva, invece, abbiamo visto Kean dal primo minuto sia con il Torino sia con l’Empoli; l’attaccante, arrivato nell’estate dell’addio di Cristiano Ronaldo, sta dimostrando di poter essere un fattore determinante per il proseguo della stagione. Il modulo, diversi interpreti e un gioco che finalmente inizia a vedersi; la Juventus deve ripartire dagli ultimi centottanta minuti per andare a recuperare il terreno perso nella prima parte di stagione.

Gestione cookie