“È ridicolo” Allegri e le accuse gravissime: l’ha fatta grossa

Nonostante la ripresa, la Juventus è ancora molto criticata dai suoi tifosi e non: sui social il colpevole porta il nome di Allegri.

Il marasma intorno alla Juventus non sembra voler cessare. I bianconeri, che in campionato hanno dato qualche accenno di ripresa grazie alla vittoria contro il Torino, continuano ad essere criticatissimi, specie dai propri tifosi.

Massimiliano Allegri
LaPresse

Quella del derby della Mole potrebbe essere una vittoria isolata. Non è scaramanzia, né un augurio: semplicemente, i bianconeri quest’anno hanno dimostrato che anche dopo vittorie convincenti nel risultato si può di nuovo inciampare.

Il gioco è ciò che più preoccupa osservando le partite della Vecchia Signora, molto spesso caratterizzate da partenze sprint che non vengono accompagnate da una gestione ed una cattiveria agonistica consone alla Serie A e alla Champions League.

Per molti, il principale colpevole di questa situazione è Massimiliano Allegri. L’allenatore livornese, alla sua seconda esperienza bianconera, era stato -parzialmente- giustificato lo scorso anno: oggi, però, non sembra avere più scusanti.

Il mercato gli ha rinforzato la rosa, che però è ancora orfana di Pogba (infortunatosi durante la tournée estiva) e Chiesa (fermo da circa un anno). Tuttavia i vari KosticBremerDi Maria non stanno rendendo come sperato, e in parte le accuse sono state rivolte anche all’allenatore italiano.

Juventus, il tweet al veleno contro Allegri

C’è da riflettere a riguardo. Partiamo con ordine: Kostic è un acquisto azzeccatissimo per il rapporto qualità/prezzo, il problema sorge forse sulla sua collocazione in campo. Il serbo, infatti, giocando nel tridente offensivo è molto limitato: non è un “dribblomane”, al contrario è un calciatore che ha bisogno di un’intera fascia da macinare per poi servire un’infinità di assist (che comunque sta mettendo a segno)

Bremer, miglior difensore della passata stagione in Serie A, si esprime al meglio come centrale di una difesa a tre. Grandissime doti fisiche e soprattutto un’ottima capacità di anticipo, a cui associa una corsa molto rapida qualora ci fosse da inseguire: insomma, una pedina ideale per una squadra che pretende di schiacciare l’avversario con un baricentro molto alto. Nella pratica, l’esatto opposto di ciò che gli è permesso con Allegri.

Di Maria, più che un problema di collocazione, ha pesanti “contro” a livello finanziario e di programmazione: giocatore sul viale del tramonto per l’età, seppur in campo sia ancora indiscutibile, e che con il Mondiale di mezzo sembra davvero giocare a mezzo servizio. Inoltre, i 7 milioni l’anno (per una sola stagione di contratto) non migliorano la situazione, che ai tempi fu avallata proprio da Allegri.

Il mister bianconero ha spinto, infatti, per avere una squadra matura e pronta a vincere subito. Tra incomprensioni di campo e scelte probabilmente sbagliate sul mercato, però, non sta di certo avendo il risultato sperato.

Anche qui, il noto corrispondente Adam Digby, dopo la sconfitta umiliante in Champions League contro il Maccabi, ha ritenuto opportuno sottolineare come sia “ridicolo” che la Juventus “non possa esonerare Allegri“. Il costo di un licenziamento, considerando tutto lo staff del tecnico livornese, costerebbe ai bianconeri circa 80 milioni di euro.

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