Trezeguet compie 45 anni: l’ex centravanti francese, diventato gigante con la Juventus, porta con sé un retroscena da brividi.
È stato uno degli attaccanti più prolifici dei primi anni Duemila. È diventato leggenda della Nazionale francese e, soprattutto, della Juventus. David Trezeguet è stato uno dei primissimi esempi di bomber silenzioso, tanto fatale quanto fedele, con una storia alle spalle fatta di sacrifici e di valanghe di gol.
Una storia d’amore particolare e vera, quella che ha legato l’attaccante francese alla Juventus. Dieci anni di smodata passione, in cui Trezeguet ha messo a segno ben 138 reti in 245 presenze in Serie A per la Vecchia Signora.
Globalmente, i gol sono addirittura 171 e lo proiettano quarto nella classifica all–time dei marcatori della Juventus, dietro vere e proprie istituzioni come Del Piero, Boniperti e Bettega. Non che David non sia un’icona per la storia della Juventus.
L’attaccante francese, infatti, dopo aver sfiorato la vittoria del Mondiale nel 2006, fu tra i fedelissimi a restare bianconero. Lo scandalo di Calciopoli portò via diversi pezzi da novanta dalla squadra bianconera, come Cannavaro, Zambrotta e Ibrahimovic.
Non Trezeguet, che con Del Piero e Buffon -tra gli altri-, “scese all’inferno” con la maglia a cui scelse di legarsi, di fatto, a vita, riportando la Juventus dopo un solo anno di Serie B nella massima categoria italiana.
Commovente, quasi, il gesto del francese. Che però in Italia ci è arrivato in seguito ad uno dei gol più pesanti mai segnati nella nel calcio. Una rete che, quindi, non segnò per la Juventus: scopriamo insieme qual è stata.
Ebbene sì, ci riferiamo ad uno dei momenti più difficili da digerire nella storia della Nazionale azzurra. Ma, allo stesso tempo, uno dei più gioiosi per quella francese. Nell’estate del 2000 si giocava, infatti, l’Europeo in Olanda.
Dopo due grandi cavalcate, Francia e Italia si ritrovavano a contendersi il titolo di Campione d’Europa al de Kuip di Rotterdam, il 2 luglio. I Transalpini, tra quarti e semifinali, avevano buttato fuori Spagna e Portogallo, mentre gli Azzurri avevano avuto la meglio sulla Romania e sui padroni di casa, nonché favoriti per la vittoria finale: i Paesi Bassi.
Una partita tirata, con poche emozioni e tanta tensione in campo. Ad inizio ripresa è l’Italia a sbloccare il match e a condurlo per tutto il secondo tempo, senza rischiare troppo. Finché, all’ultimo dei 4 minuti di recupero, è Wiltord a rianimare la Francia.
Il gol di Delvecchio è stato dunque pareggiato, la partita prosegue ai supplementari dove vigeva la regola del golden goal: la prima squadra a segnare una marcatura, si sarebbe portata a casa la vittoria e quindi il titolo europeo.
E chi, se non quel ventitreenne che tanto bene aveva fatto fino ad allora con la maglia biancorossa del Monaco? Proprio lui, David Trezeguet, ad una manciata di minuti dalla fine del primo tempo supplementare.
La Juventus lo acquistò qualche settimana dopo dai francesi per ben 45 miliardi di lire -circa 23 milioni di euro odierni-: un viaggio fantastico, iniziato con una delle più sofferte sconfitte azzurre. Buon compleanno, Trezeguet!
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