Dazn è stato in grado di acquistare i diritti legati allo sport in questi anni, ma in caso di frode le multe si stanno facendo molto salate.
La volontà di poter seguire il calcio ha sempre dato l’occasione tristemente alla malavita di poter sfruttare la grande passione degli italiani con i bagarini che una volta erano appollaiati fuori dagli stadi, ma adesso a fare la fortuna dei vari delinquenti è la pirateria, con Dazn che la sta contrastando.
Per poter avere delle squadre di altissimo livello soprattutto a livello internazionale è fondamentale che l’Italia cerchi di vendere a prezzi sempre più alti i diritti televisivi delle sue partite.
Maggiori sono gli introiti dalle televisioni e più c’è l’opportunità di poter acquistare grandi campioni e dunque di poter ben raffigurare a livello internazionale.
Non ci sono assolutamente dubbi che la Lega di Serie A ha deciso di vendere la trasmissione delle partite a Dazn in quanto l’emittente spagnola aveva realizzato la migliore offerta possibile.
Nonostante ci siano stati sicuramente dei problemi da un punto di vista dei disservizi sia stata comunque la grande opportunità di poter assistere alle migliori partite del campionato, ma qualcuno ha deciso di fare il furbo.
A questo punto dunque la Guardia di Finanza ha deciso di ascoltare in maniera sempre più attenta le richieste da parte di Dazn di dare un importante giro di vite a tutti coloro che hanno deciso di poter arricchirsi attraverso lo streaming illegale.
Dunque nel triennio che è andato dal 2017 al 2020 sono stati addirittura 300.000 gli euro che sono stati sequestrati da tutti coloro che hanno deciso di usufruire in maniera sempre più importante attraverso lo streaming.
Il problema di queste strutture infatti è dettata dal fatto che non sono assolutamente gratuite, anzi si debba fare un abbonamento seppur con costi davvero minimi rispetto alle versioni legali.
Per questo motivo addirittura i proprietari di questi siti sono stati denunciati per frode informatica e per violazione di proprietà intellettuale, con le sanzioni che hanno toccato il mezzo milione.
È davvero molto triste constatare come siano sempre di più le persone che in Italia decidono di effettuare un abbonamento legate al mondo della pirateria informatica.
Solamente nel triennio che va dal 2017 al 2020 la Guardia di Finanza ha multato complessivamente 1800 persone, con le condanne che hanno portato a un complessivo dunque di 300.000 euro.
A ben vedere in realtà il rischio vale assolutamente la candela, questo è il problema che è emerso dalla sommatoria complessiva delle multe.
L’obiettivo deve essere quello di poter intensificare sempre di più le multe che vengono elargite nei confronti dei trasgressori, perché facendo un rapido calcolo la somma di 300.000 euro divisa per 1800 porta soltanto una multa media di 166,66 euro a persona.
Sapere dunque di rischiare una multa così bassa in realtà spingerà sempre di più molte persone a frodare i diritti televisivi, perché basti pensare che un abbonamento completo di Sky ogni mese costa 70 euro, Dazn 40 senza poi dimenticare Amazon e Infinty.
In poche parole la multa rischierebbe solamente di essere il pagamento di un mese delle varie piattaforme complete, con il costo indicativo di queste strutture che si aggira tra i 10-15 euro ogni mese.
Nel momento in cui si deciderà finalmente in maniera importante di poter colpire i trasgressori allora probabilmente solo a quel punto ci sarà una vera e concreta lotta alla pirateria.
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