La vittoria con il Bologna sembra aver fatto nascere dei dubbi intorno a Paredes; cerchiamo di capire di cosa stiamo parlando.
Dopo la sosta per le nazionali, la Juventus era chiamata ad una partita fondamentale per il proseguo della stagione; stiamo parlando della sfida casalinga contro il Bologna. Vietato sbagliare considerando quanto successo nelle prime sette giornate e le difficoltà emerse dai bianconeri. Servivano delle risposte e i ragazzi di Allegri le hanno date con un netto tre a zero dove si è visto anche quel gioco terribilmente mancato nella prima parte di stagione. Quello che, però, sembra destare preoccupazione è la vicenda Paredes; cerchiamo di capirci meglio.
Uno dei colpi più importanti della sessione estiva dei bianconeri è stato, senza ombra di dubbio, Paredes; il centrocampista argentino, infatti, era il tassello mancante in un reparto dove Allegri aveva assolutamente bisogno di un metronomo, un giocatore in grado di dettare tempi e ritmi di gioco. L’inizio della sua avventura in bianconero, però, non è stato come si aspettava; non sempre, infatti, le sue prestazioni sono state di altissimo profilo.
Contro il Bologna sembra essere arrivata la conferma del momento negativo con Paredes inizialmente in panchina (è entrato al sessantesimo) per la decisione di Allegri di far partire dall’inizio Locatelli con McKennie e Rabiot. Il ritorno del francese ha sicuramente influito sulla scelta del tecnico considerando come l’ex PSG sia ritenuto imprescindibile nel sistema di gioco della Juventus.
Problema intorno a Paredes? Assolutamente no; qualsiasi voce che cerchi di sottolineare delle difficoltà sul centrocampista argentino è senza nessun fondamento. La decisione di Allegri di farlo partire inizialmente in panchina è stata dettata da un semplice turnover che, fino a questo momento, non è stato possibile per una serie di infortuni decisamente difficili da digerire.
Ripetiamo, dunque, come non ci sia nessun tipo di caso Paredes; in una stagione dove si scende in campo ogni tre giorni (da qui alla sosta mondiale la Juventus è chiamata ad un tour de force decisivo), partire dalla panchina, considerando la profondità della rosa bianconera, permette ad Allegri di gestire meglio le forze. Quello di cui non dobbiamo assolutamente dimenticare è l’importanza dell’argentino nel sistema di gioco bianconero.
Nella mente di Allegri, infatti, il centrocampo titolare della sua Juventus vede Paredes in cabina di regina con, ai suoi lati, Rabiot e Pogba; il secondo sta recuperando dall’infortunio e il suo ritorno è sempre più vicino. Un giocatore con le sue caratteristiche può fare tutta la differenza del mondo e i bianconeri hanno bisogno di elementi del genere per risalire la classifica e poter competere per lo scudetto.
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