Infortunio Chiesa, il suo stop cambia tutto: le conseguenze

Le conseguenze dell’infortunio di Chiesa si vedono ancora oggi; andiamo a vedere cosa sta succedendo senza l’esterno offensivo.

Uno dei problemi della Juventus è riconducibile, senza ombra di dubbio, allo stop di Chiesa; l’esterno azzurro si è fermato, per un grave infortunio, nel match contro la Roma vinto quattro a tre dai bianconeri al termine di una rimonta epica con tre gol in pochissimi minuti. Senza l’attaccante, Allegri ha perso quel giocatore in grado di ribaltare il fronte e creare la superiorità numerica grazie alla sua straordinaria abilità nell’uno contro uno. Giocatore impossibile da sostituire e che i bianconeri sperano di recuperare il prima possibile; oltre alla Juventus la stessa nazionale ha subito un danno enorme con l’infortunio di Chiesa.

Federico Chiesa
LaPresse

L’Italia, infatti, ha perso Chiesa nel momento più difficile della gestione targata Mancini; in un periodo dove gli azzurri avrebbero avuto bisogno di un giocatore con la sua capacità di saltare l’uomo e mettere in costante apprensione la difesa avversaria, la nazionale ha dovuto fare i conti con una pesantissima assenza. E’ chiaro come la mancata qualificazione al mondiale in Qatar non possa essere attribuita esclusivamente alla non presenza di Chiesa ma è altrettanto palese come il classe 1997 avrebbe potuto dare una soluzione in più a livello offensivo.

La sconfitta contro la Macedonia ha aperto una crisi in casa azzurri che solo un tecnico come Mancini avrebbe potuto affrontare e superare. La qualificazione alle final four di Nations League sono una prima, forte, risposta ad una ferita impossibile da rimarginare. Ma come si è guadagnata questo traguardo l’Italia? Passando al 3-5-2 e la sensazione che questo modulo sia una conseguenza, anche, dell’assenza di Chiesa è tanta.

In assenza degli esterni offensivi, compreso proprio Chiesa, Mancini non poteva fare altro che cambiare modulo e sfruttare giocatori di gamba come Di Lorenzo e Dimarco per citare i due protagonisti del match con l’Ungheria. Quando l’esterno offensivo tornerà a disposizione non abbiamo dubbio che Mancini passerà, nuovamente, al classico 4-3-3, modulo decisivo per la conquista dell’ultimo europeo.

Chiesa quando tornerà? La speranza dei tifosi bianconeri

Abbiamo parlato di quanto Chiesa sia determinante per il sistema di gioco di Allegri; il tecnico ha bisogno del suo esterno e la sensazione è che siamo sempre più vicini alla fine del tunnel. La speranza è che l’azzurro possa tornare a disposizione per la delicatissima e decisiva partita di Champions League, in casa del Benfica il prossimo venticinque ottobre.

Dopo le due sconfitte nei primi centottanta minuti, la Juventus non può più sbagliare; serve un cammino perfetto nelle prossime quattro partite per staccare il passa per gli ottavi e non uscire, decisamente anzitempo, dalla Champions League. Ecco perché il recupero di Chiesa è fondamentale; il Benfica è stato messo nel mirino con la speranza di essere subito decisivo.

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