Perché il nome Toyota? Tutto merito della buona sorte

La Toyota è uno dei marchi più importanti del mondo dell’automobilismo, per questo motivo c’è una strana storia attorno al suo nome storico.

Una delle auto più importanti della storia è sicuramente quello legato al glorioso nome della Toyota, con la casa giapponese che è sempre stata considerata come un vero e proprio punto di riferimento in giro per il mondo, ma non tutti sanno il vero motivo del suo nome.

Toyota
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La volontà di poter creare delle vetture che potessero essere apprezzate in tutto il mondo ha spinto la Toyota a poter realizzare ogni anno una serie di automobili e di modelli che potessero essere quanto più prestazionali possibili.

Non si può negare il fatto che il traguardo sia stato ampiamente raggiunto, perché oggi tutti conoscono e soprattutto apprezzano uno dei marchi che ha sempre cercato di essere quanto più innovativo possibile.

La volontà di potersi spingere sempre di più verso il mondo dell’elettrico ha fatto sì che nascessero in brevissimo tempo delle vetture in grado di poter essere considerate davvero uniche nel loro genere e di poter fare scuola in tutto il mondo.

Nella maggior parte tutti quanti sappiamo benissimo che il nome di una casa automobilistica derivi dal nome del suo fondatore, ma nel caso della Toyota la situazione è un pochino diversa rispetto a ciò che si crede.

Infatti munitevi di tutta la vostra curiosità perché se pensavate che la scaramanzia fosse un qualcosa di fondamentale in Italia e fosse radicata solamente nel Belpaese, bè allora vi sbagliavate di grosso.

All’estero il Giappone è sempre stato visto come uno Stato molto rigido e con la sua popolazione che è stata in tanti casi chiamata come “la Germania d’Asia“, ma in realtà per quanto riguarda la superstizione non sono secondi a nessuno.

La Toyota cambia nome solo per la superstizione

Il fondatore della Toyota fu il giovane imprenditore Kiichiro Toyoda, mi raccomando con la “D” e non con la “T”, che già aveva una carriera avviata grazie all’ingegno del padre Toyoda Sakichi.

La creazione di queste automobili partì nel 1933, anno in cui padre e figlio cercarono così di farsi conoscere non soltanto per la creazione dei telai in legno, dato che questa era la loro precedente attività, ma anche per poter essere ricordati per nuovi motori.

Ecco allora che dopo un anno di apprendistato nel 1934 nacque il Type A, uno di quei motori che di lì a poco tempo sarebbe stato in grado sempre di più di farsi apprezzare e vedendo i grandi risultati nel 1937 nacque definitivamente la “Toyota”.

Ma perché dunque utilizzare la “T” al posto della “D”? Il motivo è dettato dalla scrittura giapponese, che come tutti sanno è con la scrittura a ideogrammi, ma nel caso il nome fosse stato “Toyoda” non avrebbe potuto essere scritto con otto colpi di pennello, cosa che invece diventava possibile con “Toyota”.

Infatti il numero della fortuna in Giappone è sempre stato proprio l’otto, dunque voleva essere un modo per poter propiziare i nuovi successi della casa automobilistica.

Chi vi parla non è assolutamente una persona scaramantica, ma non possiamo nemmeno negare il fatto che la Toyota abbia avuto grande successo, con o senza le otto pennellate.

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