In un momento del genere, la Juventus ha bisogno del suo capitano. In assenza di altri leader è Bonucci a dover risolvere la situazione.
Le aspettative erano altre e invece la stagione bianconera non è iniziata come ci si aspettava; dieci punti in sei giornate di campionato e due sconfitte consecutive in Champions League con il girone ad essersi maledettamente compromesso. E’ un momento delicatissimo e ora la Juventus, prima della sosta (dove provare a sistemare le idee), è attesa dalla trasferta in casa di un Monza alla ricerca della prima vittoria in campionato. Serve un cambio di marcia, serve la leadership di Bonucci.
Quando le cose non andavano, la Juventus ha sempre avuto dei leader in grado di trascinare fuori la squadre dalle sabbie mobili. Parliamo di Buffon, Barzagli e Chiellini che, proprio insieme a Bonucci, erano la spina dorsale dei bianconeri. Ora, per diversi motivi, è rimasto solo l’ultimo dei nomi sopracitati; Bonucci, per leadership e cattiveria agonistica, deve essere il giocatore a cui fare riferimento per superare queste difficoltà.
Bonucci ci ha sempre messo la faccia sia dopo il tormentato post partita contro la Salernitana sia dopo la sconfitta in Champions League. Parole chiare senza giri di parole in cui il capitano bianconero ha ammesso di essere preoccupato per un momento sicuramente diverso da quello che era lecito immaginarsi considerando anche il mercato.
Ora il Monza poi la sosta prima di un nuovo tour de force che arriverà fino alla pausa per il Mondiale. Saranno giorni complicati dove Bonucci dovrà, con la sua leadership, riuscire a compattare il gruppo e a trasmettere, soprattutto, quell’identità bianconera che deve portare la squadra a reagire e ad iniziare, finalmente, quel cammino con cui tornare a dominare la Serie A.
Abbiamo giustamente sottolineato l’importanza di Bonucci dal punto di vista caratteriale e agonistico in un momento dove il capitano deve trascinare emotivamente la squadra. Per uscire dalle sabbie mobili, però, serve anche una reazione tecnica e da questo punto di vista sono diversi i giocatori su cui Allegri può fare affidamento.
In attesa dei ritorni di Pogba e Chiesa, la Juventus deve affidarsi alle geometrie di Paredes, alla classe purissima di Di Maria e ai gol di Vlahovic. Tre elementi a cui, in questo momento, affidarsi per superare il momento e mettersi realmente in moto in campionato e Champions League; nel primo caso il tempo non è ancora finito, nel secondo invece sono vietati ulteriori passi falsi.
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