Marcelo Salas è stato per anni uno dei cannonieri più amati in Italia, con il suo passaggio alla Juve che però è stato davvero deludente.
Verso la fine degli anni novant inizio, nuovo millennio sicuramente il calcio italiano ha potuto avere a disposizione una serie di grandi campioni che hanno potuto migliorare sempre di più la Serie A, con Marcelo Salas che sicuramente è stato uno di questi.
Non è assolutamente un caso che nel momento in cui le squadre italiane avevano l’occasione di poter acquistare grandi campioni dall’estero arrivassero anche risultati a livello internazionale.
Sono state molte infatti le squadre che hanno potuto beneficiare di tutti quei talenti che hanno potuto migliorare sempre di più il livello del nostro campionato, con Marcelo Salas che sicuramente è stato uno di questi.
Tutti quanti hanno potuto imparare a conoscerlo in due occasioni importanti, prima di tutto la Coppa Intercontinentale del 1996 dove con il suo River Plate diede davvero grande filo da torcere alla Juventus, mentre la seconda volta quando realizzò una doppietta con il suo Cile contro l’Italia al Mondiale del 1998.
In quel momento infatti tutti quanti avevano capito immediatamente che si stava parlando di un giocatore dalle caratteristiche davvero superiori, per questo motivo la Lazio non pensa assolutamente a tempo nel poterlo acquistare.
Con i biancocelesti riuscì sempre a realizzare grandissime copie d’attacco con i migliori cannonieri dell’epoca, partendo da Christian Vieri, passando da Simone Inzaghi e chiudendo addirittura con Hernan Crespo.
Il momento più magico della sua carriera è stato sicuramente il grandissimo scudetto vinto proprio con l’aquila laziale nel 1999-00, il che lo portò anche vestire la maglia della Juventus nel 2001-02.
Nei suoi due anni bianconeri riuscì però solamente a rimpolpare il suo palmares con altre due scudetti, peccato che una serie di infortuni ne limitarono davvero in maniera molto importante il suo rendimento e dunque fu solamente una meteora.
A quel punto per lui fu assolutamente fondamentale tornare nel suo Cile, nonostante inizialmente avesse deciso di vestire la maglia ancora del River Plate.
Dunque anche nel 2005 divenne assolutamente chiaro a tutti come il suo livello fosse ormai inadatto per poter giocare anche in Argentina, dunque passò all’Universidad de Chile, la squadra che lo aveva lanciato nel grande calcio.
In questo modo riuscì così a concludere gli ultimi tre anni della sua gloriosa carriera, ma sicuramente il suo obiettivo era quello di poter rimanere nel mondo del calcio anche una volta appesi gli scarpini al chiodo.
La sua decisione è stata assolutamente molto romantica, tanto è vero che ha deciso di diventare il Presidente della squadra che lo aveva fatto crescere sempre di più a livello giovanile e aveva dato l’occasione di poter passare proprio all’Universidad de Chile: il Santos Temuco.
La squadra si tratta di una piccolissima realtà della seconda divisione cilena, una società che dunque non può assolutamente ambire a grandissimi traguardi e che sicuramente non potrà lottare per poter vincere il campionato cileno, ma nell’ultimo periodo sicuramente ha saputo crescere.
Dal campo alla tribuna, dal pallone calciato ai giocatori che devono essere scelti per rinforzare sempre di più una squadra che gli è sempre rimasta nel cuore, perché senza il Santos Temuco non ci sarebbe stato il mito di Marcelo Salas.
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