Davide Baiocco è stato un mediano della Juve di qualche anno fa, ma adesso ha deciso di cambiare vita una volta terminata la sua carriera.
Ci sono stati tanti giocatori che hanno potuto giocare in grandi squadre pur non avendo magari quel talento di base che gli permettesse di poter esplodere in maniera totale, ma Davide Baiocco è sempre stato uno di quelli che si è fatta apprezzare per la sua grande voglia che metteva in campo.
Sicuramente Davide Baiocco non ha mai avuto nella propria carriera le effigie del predestinato, ma con la grande dedizione e la voglia di poter emergere sempre di più è riuscito a disputare un’ottima carriera.
Non ci sono dubbi che gli anni migliori sono sicuramente quelli legati a Perugia, dato che con il club umbro riuscì infatti a disputare diverse annate ad alto livello e a mettersi talmente in mostra che nell’estate del 2002 venne acquistato dalla Juventus.
Purtroppo la sua esperienza Torino fu però molto breve e senza grossi scintille, dato che Marcello Lippi lo vedeva solamente come l’ultima delle riserve, tanto è vero che vi rimase solamente per 6 mesi prima di iniziare una serie di prestiti.
Nel corso degli anni continuò comunque a essere molto apprezzato soprattutto in provincia, con grandi annate in quel di Catania e la sua ultima stagione in Serie A nell’annata 2010-11 con la maglia del Brescia, squadra con la quale aveva festeggiato la promozione l’anno prima.
Il suo grande amore per il calcio continuò addirittura fino al 2018, anno in cui aveva ben 43 anni, decidendo di firmare con la squadra di eccellenza delle Biancavilla, ma proprio qui arrivò la decisione drammatica.
Baiocco infatti ha più volte dichiarato che quell’ambiente era davvero malsano e ricco di problemi sia da un punto di vista economico che da quello strutturale, per questo motivo fu proprio quella l’esperienza che decise di fargli chiudere con il suo sport più amato.
Baiocco prova a cambiare il calcio
Proprio quell’esperienza è quella che ha fatto cambiare completamente modo di vivere a Baiocco, con il calcio che non poteva altro che essere ancora parte integrante della sua vita.
La sua scelta è stata quella di poter realizzare un’accademia che potesse essere diversa rispetto a quelle già presenti in Italia, con la voglia di poter abbinare non soltanto la volontà di creare nuovi talenti da un punto di vista tecnico e tattico, ma allo stesso tempo anche dei giocatori che potessero essere seguiti a livello scolastico.
In un certo senso si è trattata di una vera e propria rivoluzione assoluta all’interno delle calcio italiano, con il suo nome che dunque è diventato davvero sempre più importante nel corso degli anni.
In questo momento la sua storia d’amore con il calcio dunque sembra essersi finalmente ripreso dopo quel brutto scossone che aveva avuto nel 2018, ma stiamo parlando comunque di un ragazzo che ha chiuso la propria carriera a 43 anni, dunque per lui rimanere senza pallone è davvero impossibile.