La Ferrari cambia volto: ecco quando fu acquistata da Agnelli

La Ferrari è uno dei marchi più importanti al mondo, per questo motivo è sempre stata molto richiesta e ambita dai grandi compratori.

Non ci sono assolutamente dubbi sul fatto che la Ferrari sia il marchio più importante al mondo da un punto di vista automobilistico, con il Cavallino Rampante che era partito davvero dal basso semplicemente da una piccola officina di Maranello e da un sogno di uno dei grandi geni della storia, ma a un certo punto c’è stato un grosso cambiamento.

Ferrari
Adobe

Il caso legato al mondo della Ferrari è uno di quelli più sensazionali che si siano mai visti nella storia, perché alla fine non c’erano assolutamente le caratteristiche e possibilità per poter arrivare dove siamo arrivati oggi.

Il sogno di Enzo Ferrari era sempre stato quello di poter dare al mondo una delle più importanti scuderie automobilistiche della storia, ma è riuscita a fare decisamente molto di più.

Il marchio del Cavallino infatti oggi è sicuramente uno dei più importanti non soltanto per quanto riguarda le quattro ruote, ma in generale proprio in tutto il mondo, per questo motivo sono sempre stati di moltissimi coloro che avevano cercato di acquistarne le quotazioni.

Sono stati soprattutto gli anni sessanta a vedere Ferrari continuamente al telefono per poter discutere di possibili trattative con imprenditori molto importanti che volevano acquistare il marchio, in particolar modo nel 1963 quando la Ford cercò in tutti i modi di far cadere il Drake.

La casa americana però voleva avere completamente il dominio sulla scuderia, cosa che Ferrari non ha mai voluto accettare e solamente una persona è stata in grado di poterlo far ragionare.

L’avvocato Agnelli infatti è stato un altro dei grandi volti dell’Italia del ‘900, per questo motivo lui ha capito perfettamente qual era il punto debole delle Drake, con le macchine da strada che gli interessavano relativamente e che il suo vero scopo era quello di portare avanti il nome del mondo delle corse.

Ecco come Agnelli convinse Ferrari a cedere le quote

Siamo al 18 giugno 1969, un giorno che entrano tutti gli effetti nella storia d’Italia, perché quello fu il giorno della firma del contratto nel quale l’avvocato Agnelli riusciva ad acquistare la metà delle azioni Ferrari.

In realtà i massimi dirigenti di entrambe le società erano assolutamente contraria questa decisione, perché il 50% voleva dire non avere mai la maggioranza, ma in realtà tra due grandi galantumini si è riusciti ad arrivare un accordo perfetto.

Gianni Agnelli infatti aveva l’intenzione di poter sviluppare sempre di più il mondo dei motori da strada, cercando così di acquistare un marchio sensazionale che però produceva solo pochi modelli per le persone comuni, mentre a Enzo interessavano le gare.

Ecco dunque come venne distribuito il 50%, con Agnelli che fu l’unico decisionista dal punto di vista delle automobili da strada, mentre al Drake venne lasciata completamente e senza alcuna possibilità di replica la gestione della scuderia che in Formula 1 negli anni 70 tornò a brillare come un tempo.

Gestione cookie