Il paradosso Locatelli: ieri titolare inamovibile, oggi senza fisso ruolo

Locatelli che nella scorsa stagione era un titolare inamovibile della Juventus presto potrebbe diventare un problema tattico per Max Allegri.

Come cambiano le cose nel giro di pochi mesi nel mondo del calcio: un anno fa Manuel Locatelli vinceva l’Europeo con la Nazionale italiana e si accingeva a diventare un titolare fisso della Juventus concludendo la sua ottima esperienza al Sassuolo, un anno dopo potrebbe non trovare spazio nell’undici titolare bianconero creando al tecnico Max Allegri un problema tattico complicato da risolvere.

Locatelli
LaPresse

Ormai lo sappiamo tutti quanti che nel calcio le cose cambiano alla velocità della luce, dal giorno alla notte e finanche in pochi minuti: soprattutto il calciomercato vive di queste follie quotidiane, dove al mattino stai per firmare un calciatore e poche ore dopo salta tutto, infatti sono celebri le storie di calciatori partiti con un aereo per una città e atterrati da tutt’altra parte scegliendo in volo di accettare un’altra proposta.

Non solo nel mercato però, perché anche all’interno degli spogliatoi e nelle rose le cose cambiano alla velocità della luce: pensato a Veretout nella Roma, a Romagnoli nel Milan, a Mertens nel Napoli, a Strakosha nella Lazio.. tutti calciatori un anno indispensabili per i propri club e l’anno dopo finita fuori rosa o comunque out dall’undici titolare.

In queste ore gli opinionisti ed i match analyst del calcio stanno riflettendo su quello che rischia di diventare un caso similissimo ma in casa Juventus: Manuel Locatelli, acquistato dal club bianconero solamente un anno fa in pompa magna e divenuto immediatamente titolare, giocando per altro una buon stagione, rischia di diventare un rebus tattico complicato per Max Allegri.

Sì perché la Juventus a metà campo ha un regista come Arthur le quali caratteristiche sono indispensabili e perciò uno alla Leo Paredes che sostituisca il deludente brasiliano verrà preso e messo titolare al centro del campo a fare da metronomo, ed accanto ad un regista verosimilmente giocherà un calciatore più offensivo alla Paul Pogba e magari una mezzala di gamba alla Denis Zakaria o Adrien Rabiot.. perciò Manuel Locatelli dove finirà?

Potenzialmente in panchina più che in campo, oppure dovrà definitivamente reinventarsi da mezzala e sperare in un cambio di modulo. Qualora Max Allegri optasse per un quattro quattro due la coppia a metà campo verrà inevitabilmente formata dal nuovo regista più Paul Pogba, mentre con un quattro tre tre le sue chance di titolarità crescerebbero ma dovrebbe poi comunque giocarsi il posto con i meno forti ma forse più adatti Zakaria, McKennie e Rabiot.

Alla Juventus si gioca accanto a tanti campioni perciò non si può “pretendere” di scegliersi un ruolo e dominarlo per chissà quanti anni, per rimanere in bianconero un calciatore deve darsi da fare e dimostrarsi in grado di cambiare a seconda di ciò che il mister o la squadra chiede, perciò davanti a Manuel Locatelli ora si apre una strada tortuosa che solo un ragazzo serio e di talento come lui può percorre abilmente per venirne fuori poi da vincitore: bisogna adattarsi e saper cambiare e uno come Manuel può farlo.

Il futuro di Locatelli: selezione naturale ed evoluzione

Manuel Locatelli può farlo, dicevamo, ed in parte l’ha già fatto: ad Euro 2020 si è speso spesso entrando dalla panchina proprio nel ruolo di mezzala, magari sostituendo Barella, ed il CT Roberto Mancini è stato categorico su di lui dicendo che lo vede unicamente come mezzala e assolutamente per nulla come metronomo davanti la difesa.

Questo è ciò che serve a Max Allegri, ma è altresì vero che se il ragazzo quel ruolo l’ha già fatto è anche vero che quando ha svolto quei compiti non è mai arrivato ad ottenere chissà che risultati, risultando niente di più che una mezzala sufficiente.

Max Allegri dovrà lavorarci un po’ su: Manuel Locatelli ha gamba, discreta corsa, conduzione palla, ha tantissima qualità nei piedi ed un buon senso e coraggio nel buttarsi negli spazi, perciò la mezzala dentro di lui c’è, va solo portata bene in campo.

Indubbiamente un centrocampo a tre formato da Leo Paredes con Manuel Locatelli e Paul Pogba ai lati sarebbe tanta roba, il centrocampista di Lecco classe ’98 deve solo imparare a vestire un pochino quei panni e poi il gioco sarà presto fatto, ma se mister Allegri optasse per un centrocampo a quattro e un regista di livello arrivasse veramente (com’è probabile) dal mercato allora per Locatelli difficilmente si troverà un posto da titolare e più probabilmente diventerà il primo cambio dalla panchina.

Si cambia per non morire, quindi, e la selezione naturale bianconera non farà né prigionieri né sconti a nessuno: Manuel Locatelli dovrà evolversi per sperare di giocare, pena il panchinamento ad oltranza.

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