Che fine ha fatto Antonio Chimenti? Il drammatico post carriera del portiere

Antonio Chimenti ha giocato diversi anni con la Juve, ma il suo finale di carriera è stato davvero complicato e lo ha vito in difficoltà.

La Juventus ha sicuramente avuto sempre grandissimi portieri di grande affidamento e livello nella propria storia, con Antonio Chimenti che ha svolto in diverse occasioni il ruolo di secondo se non addirittura di terzo, ma dopo la sua esperienza a Torino la sua carriera è diventata davvero disastrosa.

Antonio Chimenti Juventus (LaPresse)
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Sono stati tantissimi i portieri della storia della Juventus che hanno potuto rendere grandi i colori bianconeri, con Antonio Chimenti che a modo suo è riuscito comunque a entrare a far parte della storia della Vecchia Signora, considerando infatti come le sue prestazioni comunque gli hanno garantito diversi anni in quel di Torino.

All’inizio della propria carriera infatti il portiere pugliese era stato in grado di realizzare davvero delle grandissime parate soprattutto negli anni con la Salernitana, con la promozione con i Campani già addirittura nella prima stagione da professionista dalla C1 alla serie B.

In cadetteria non riuscì mai a ottenere il passaggio nella massima serie con i granata, ma nonostante questo le sue ottime prestazioni gli garantirono addirittura la chiamata della Roma, inizialmente come secondo portiere di Konsel e poi nella seconda annata addirittura titolare rispetto all’austriaco.

Nonostante questo i giallorossi non furono mai pienamente convinti del suo reale valore, per questo motivo si dedicò per tanti anni ancora alla provincia, disputando ottime partite con il Lecce rimanendoci per tre anni titolare, ma in occasione della retrocessione dei pugliesi venne acquistato dalla Juventus per dargli il ruolo di vice Buffon.

A Torino le sue prestazioni furono davvero molto alterne, con Lippi che comunque lo considerava sempre e comunque un elemento di assoluto valore e che poteva essere valutato come un ottimo rimpiazzo di Super Gigi, ma la situazione precipitò con Fabio Capello che non fu assolutamente convinto del suo valore, tanto è vero che nel momento in cui si infortunò l’attuale portiere del Parma decise di acquistare in fretta eppure fisse Christian Abbiati.

L’addio di Chimenti alla Juve e la difficoltà nel post campo

Da quel momento in poi lasciò Torino per andare al Cagliari, dove qui visse una strana alternanza con il portiere Marco Fortin, ma il momento in cui era convinto di poter concludere degnamente la sua carriera fu sicuramente nel 2007 quando passò l’Udinese, ma fu davvero per troppo poco.

Una pesante umiliazione casalinga con una sconfitta per 0-5 in casa contro il Napoli gli fece perdere il posto in favore del giovane Samir Handanovic e da lì divenne una riserva senza colpo ferire, con la Juventus che però lo riportò in quel di Torino con il ruolo di terzo portiere, con la stagione seguente nella quale giocherà addirittura due partite, le ultime della sua carriera.

Dal 2010 ha iniziato a lavorare all’interno del mondo del calcio, prima proprio con la Juventus con il compito di allenatore dei portieri ma dopo pochi mesi decise di seguire l’amico Ciro Ferrara alla Sampdoria per una brevissima e deludente esperienza.

Dopo due anni di inattività nel 2014 divenne il preparato dei portieri dell’Under 21 per ben 5 anni, prima di passare all’Under 20 nel 2020 e qualche mese dopo la Spal, ma da allora non è più riuscito a trovare nessuna squadra che gli ha dato l’opportunità di poter dimostrare come la sua esperienza possa essere messa a disposizione anche dei giovani numeri uno, con lui che dunque adesso non sa davvero più come fare per rientrare nel calcio.

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